lunedì 9 dicembre 2013

La sicurezza delle flotte aziendali secondo il CORPORATE VEHICLE OBSERVATORY DIARVAL


Il Corporale Vehicle Observatory di Arvalltalia ha presentato  l'innovativo strumento di analisi dei costi occulti legati alla "non sicurezza" delle flotte aziendali. Uno strumento  nuovo e del tutto inedito nato dalla partnership con il Centro di ricerca per il Trasporto e la Logistica {CTL) della Sapienza Università di Roma.

 La Sicurezza delle Flotte Auto: un vantaggio competitivo per Le  aziende. Questo il titolo del ciclo di eventi organizzati a Roma,  Lo scorso 20 novembre presso il Museo Maxxi, e Milano, il3 dicembre alla Triennale, dal Corporate Vehicle Observatory, il Centro Studi di Arval Italia  sulla mobilità aziendale, che ha coinvolto un'importante platea di aziende, giornalisti ed esponenti del settore automotive.

La sicurezza dei Drivers è un tema centrale nelle ricerche delCVO, visti i forti impatti sociali che derivano dagli incidenti stradali. Nel solo 2012 si contano a Livello nazionale oltre 3.600 vittime  sulla strada e oltre 250.000  feriti, con un costo sociale di oltre 28,5 miliardi  di euro per Lo  stato italiano, pari al 2% del Prodotto Interno Lordo.

L'incidentalità, quindi, oltre ad avere un costo in termini di vite umane, ha importanti  conseguenze anche dal punto  di vista economico: un aspetto che un'azienda non può non tenere in considerazione.  Da qui La volontà di affrontare in ottica scientifica e rigorosa iltema dei costi occulti derivanti dalla "non sicurezza stradale", quei costi cioè che L'azienda sostiene senza che siano evidenti e chiaramente identificati in una specifica Linea di costo economico.

E' nato così L'originale progetto di ricerca, illustrato  dal Prof. Ing. Fabio Orecchini del CIRPS, il Centro lnter universitario di Ricerca per  lo  Sviluppo Sostenibile  della Sapienza Università  di Roma, che ha permesso di quantificare  in termini economici il costo generato dalla  sinistrosità delle flotte  aziendali, concentrandosi in particolare sui cosiddetti "costi occulti": quell'insieme cioè di costi indiretti  ed invisibili, quali ad esempio i costi della mancata produttività dei dipendenti, di cui fino ad oggi l'azienda non ha mai avuto evidenza.

"Un comparto  di costi che ha un peso assolutamente rilevante  - commenta Andrea Solari, Direttore  del Corporate Vehicle Observatory di Arval Italia - In ottica  di Total Cost of Ownership  la "non  sicurezza" incide  per il ll% circa sul costo complessivo di gestione della flotta. All'interno di questo 17% i costi della non sicurezza "occulti", cioè quei costi sociali direttamente a carico dell'azienda ma non calcolati nel TCO, pesano per un 5%. Ciò significa, mediamente, che l'azienda sostiene  ogni anno 460€ di costi aggiuntivi per ogni veicolo senza  tuttavia  averne  percezione diretta. Oggi possiamo quindi  far emergere  e quantificare quali siano  i vantaggi, anche  dal  punto  di  vista economico,  di  una gestione  attenta  e  proattiva  della sicurezza  stradale, arrivando a concludere che la sicurezza  della flotta auto rappresenti  un vero e proprio vantaggio competitivo per l'azienda".

Una volta fatti emergere questi costi occulti, è infatti possibile agire concretamente per ridurli. Le soluzioni possono essere molteplici, inserite  un'ottica  generale di risk management: dalla  selezione di veicoli e tecnologie di sicurezza, all'adozione di soluzioni telematiche che permettono di influenzare attivamente i Drivers ad adottare stili di guida maggiormente sicuri e responsabili, senza trascurare l'importanza  di una vera e propria educazione alla sicurezza.

"Gli importanti  risultati presentati  -continua Solari - costituiscono solo il primo passo in direzione della costruzione di un vero e proprio tool di assessment dei costi della non sicurezza, personalizzato e adattato alla singola azienda  secondo gli effettivi  parametri di incidentalità  sperimentati, le policy implementate e gli effettivi  costi, diretti ed indiretti, sostenuti.  Nella seconda fase di ricerca attiveremo  quindi importanti collaborazioni  con  primarie aziende  nazionali  per calcolare  i  costi  specifici  della "non  sicurezza"  in contesti  ad alta  complessità.   Dalla nostra  collaborazione  con  il CTL della  Sapienza  nasceranno  nuovi strumenti concreti a supporto delle aziende e dell'intero comparto della mobilità aziendale".



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