E’ possibile vedere
vederla “dal vivo” presso l’Adam Store di Corso Garibaldi, 51/A a Milano.
“Adam&Vale for
charity”, una Adam tutta speciale firmata dal Campione. * Un modello
esclusivo di Opel Adam re-inventata dal campione di moto GP insieme al noto
designer, suo storico collaboratore * Verrà donata alla Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer ONLUS che la batterà
all’asta per sostenere le attività dell’Ospedale dei Bambini di Firenze
* Al via anche la raccolta fondi aperta a tutti attraverso www.ioaiutoilmeyer.it
La macchina del “Dottore” per i bambini dell’Ospedale
Pediatrico Meyer: è la “Adam&Vale
for charity”, il modello personalizzato della piccola di casa Opel, nato
dalla creatività di Valentino Rossi e dall’esperienza di Aldo Drudi, designer e
suo collaboratore storico. La collaudata coppia ha dato vita a un progetto
originale ed esclusivo per sostenere una iniziativa di solidarietà ideata da
Opel. L’auto verrà infatti messa all’asta nel corso di un evento che la
Fondazione organizzerà a dicembre per raccogliere fondi utili a sostenere le
attività del Meyer.
“Personalizzabile
dalla testa alle ruote”, Opel Adam ha dunque sfidato l’energia creativa di
Valentino Rossi e di Aldo Drudi che l’hanno ricreata non solo ispirandosi
all’universo grafico del campione - utilizzando quindi tutti i suoi simboli e i
suoi segni grafici più noti e a lui più cari, dal numero 46 ai colori fluo alla
scritta “The Doctor” - ma volutamente ribaltandone l’immagine. Nei tre mesi di
lavoro che hanno visto all’opera un team di 4 persone guidate da Drudi la
livrea è stata ridisegnata completamente, mentre gli interni sono stati
rivestiti con pelle Dainese.
“E’ stato davvero un
gioco di squadra nel quale ognuno ha portato non solo la propria competenza e
le proprie idee, ma anche il sostegno sentito ed entusiasta a quello che è un
progetto che ha conquistato e convinto subito Valentino e Drudi” – afferma Roberto Matteucci, Amministratore Delegato
di Opel Italia.
L’Ospedale Pediatrico
Meyer è un’eccellenza pubblica al 100% italiana, che vanta un approccio
innovativo che mette al centro il bambino e il suo benessere, migliorando anche
la qualità del soggiorno in ospedale della famiglia. Accanto all’alta
specialistica pediatrica e all’attività di ricerca scientifica, tutte le
attività medico-ospedaliere sono integrate creativamente al gioco e
all’allegria.
“Come potevo resistere?” – commenta Valentino Rossi – “Inventare una macchina tutta nuova e per giunta
per una buona causa. Appena il tempo di parlarne con Opel che ero già con Drudi
a pensare a questa Adam speciale.” “È stato un lavoro lunghissimo, dico la
verità” – gli fa eco Aldo Drudi – “ci sono volute ore e ore, poi lo sapete
com’è Valentino, mica uno che si accontenta. E io nemmeno. Disegni su disegni,
telefonate e ogni volta via a cambiare di nuovo tutto. Insomma, una vera
fatica, ma ne è valsa la pena.”
“La macchina è venuta davvero bene e siamo molto contenti
che serva per sostenere il Meyer. Speriamo che questa scelta scateni in tutti
il nostro stesso entusiasmo, perché insieme possiamo fare tanto”, concludono in
coro.
In sinergia con l’asta benefica che la Fondazione
organizzerà a dicembre, Opel promuove anche un sostegno più ampio: è possibile
infatti supportare le attività dell’Ospedale dei Bambini di Firenze visitando
il sito www.ioaiutoilmeyer.it: in
questo modo con un semplice gesto si può effettuare una donazione in modo
diretto.
Il Meyer è un ospedale pediatrico e proprio perché si dedica
alla cura e al benessere dei bambini, è un ospedale un po' speciale. Tutto
organizzato e costruito intorno ai suoi piccoli pazienti. E ai loro genitori.
Così, all'alta specializzazione medica e chirurgica, affianca una serie di
servizi e progetti di accoglienza pensati per fare in modo che i bambini non
debbano rinunciare alla loro dimensione di gioco e fantasia. Questi progetti
crescono e si rinnovano anno dopo anno grazie al supporto della Fondazione
dell'Ospedale Pediatrico Meyer che sostiene la Ricerca Scientifica e i progetti
di eccellenza sanitaria con anche il continuo aggiornamento tecnologico delle
attrezzature. Ma non solo: investe nell'accoglienza dei bambini per rendere più
confortevole l'ambiente ospedaliero per i bambini e sostiene l’accoglienza
delle famiglie.
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