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venerdì 20 settembre 2013

CORPORATE VEHICLE OBSERVATORY ARVAL: CAR POLICY, UNO STRUMENTO IN CONTINUA EVOLUZIONE


Il Corporate Vehicle Observatory  di Arval Italia  in collaborazione con  il Centro Studi  Fleet & Mobility e  HRCommunity Academy presentano i   principali  trends e  best  practices aziendali attualmente in atto sul tema della Car Policy attraverso una ricerca di mercato. - La ricerca è stata  presentata  in  occasione dell'HRC Day, organizzato  a Roma presso L'auditorium  Enel giovedì 19  settembre  da  HRCommunity Academy, evento  che  ha  coinvolto   oltre  120 Direttori Risorse Umane e HR Manager appartenenti aLLa Community  di riferimento nel panorama  nazionale deLLe Risorse Umane.

 L'indagine ha coinvolto  un campione di 110 Direttori Risorse Umane e HR Manager attraverso survey on line  e focus group, evidenziando  come La gestione della  mobilità aziendale assuma un rilievo  sempre più strategico  elevando La car policy a strumento dalle nuove e più ampie finalità.

Motivazione del personale e sicurezza dei drivers: questi gli  obiettivi che  idealmente  gli  intervistati vorrebbero  raggiungere attraverso  una gestione più innovativa e sofisticata della car policy.

Quasi La totalità delle imprese intervistate (94%) considera La Car Policy come uno  strumento  utile  ed efficace  per  Lo  sviluppo  della  motivazione  delle  risorse  umane. Nonostante  questa  consapevolezza, La gestione di una Car Policy flessibile  risulta essere complessa per L'azienda: solo il 21% delle aziende riesce a coniugare La car policy con Le specifiche esigenze personali dei drivers, quali ad esempio La composizione del nucleo  famigliare. La maggior parte degli intervistati percepisce La sicurezza come un elemento connesso in gran parte con Le dotazioni  del veicolo  e   La  sua  corretta manutenzione   (82%),  piuttosto  che  con  uno  stile   di  guida maggiormente  virtuoso  dei drivers  (55%). La telematica, inoltre, risulta essere uno  strumento  utile  per diffondere  stili di guida responsabili per il67% degli intervistati.

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