giovedì 1 agosto 2013

RENAULT ADOTTA VILLA BORGHESE: NUOVI ALBERI PER IL PARCO DI ROMA

Renault contribuisce alla riqualificazione di Villa Borghese con la piantumazione di lecci lungo il Viale dei Pupazzi, ripristinando così i danni causati dalle nevicate del 2012. L’iniziativa si pone nell’ambito delle azioni intraprese dalla casa francese a favore di uno sviluppo sostenibile e di una cultura del rispetto dell’ambiente.

 Con un intervento di riqualificazione promosso da Renault, Villa Borghese recupera a pieno la vegetazione di Viale dei Pupazzi, una delle arterie principali del parco che fornisce l’accesso naturale a Piazza di Siena e unisce la Fontana dei Pupazzi al Tempietto di Diana. Questo tratto della Villa ha visto, infatti, nei giorni scorsi la piantumazione di nuovi lecci a sostituzione degli alberi danneggiati dalle abbondanti nevicate del febbraio 2012.
L’intervento è stato realizzato da Renault, in collaborazione con il Servizio Giardini dell’Assessorato all’Ambiente di Roma Capitale, che gestisce il verde dell’area. Oltre al finanziamento della piantumazione dei nuovi alberi, Renault ha “adottato” il viale, garantendo la cura e la manutenzione delle piante messe a dimora per un periodo di due anni al termine dei quali i lecci entreranno a far parte a pieno titolo del patrimonio comunale di alberi e piante.
“Da sempre Renault è impegnata – ha dichiarato Francesco Fontana Giusti, Direttore Comunicazione di Renault Italia – a promuovere una cultura di rispetto dell’ambiente circostante e uno sviluppo sostenibile dei consumi. Questo intervento ci rende particolarmente orgogliosi e felici, perché sana una ferita ormai risalente a oltre un anno e mezzo fa in uno dei parchi più belli del mondo”.
L’iniziativa è il risultato di un concorso di idee promosso nel 2012 da Renault tra i suoi dipendenti per premiare la proposta più green e sostenere una riflessione continua sull’importanza di adottare, sul lavoro come nella vita privata, atteggiamenti e comportamenti responsabili e sostenibili. 
Oltre a compensare le perdite subite, i lecci assorbiranno un quantitativo pari a circa 2 tonnellate all’anno di CO2 (151 kg/anno per ciascun albero*).
“Un intervento simbolico – ha continuato Francesco Fontana Giusti – ma che ben esprime la visione di sostenibilità di Renault che si traduce in un impegno per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, attraverso lo sviluppo di motori ecologici e il programma di diffusione della mobilità elettrica a zero emissioni”.

Renault e lo sviluppo sostenibile
Al centro della visione di Renault un approccio globale in difesa dell’ambiente: dall’impegno per la diffusione della mobilità a zero emissioni con una gamma completa di veicoli 100% elettrici, all’avanzata tecnologia dei propulsori termici Energy ai migliori livelli di performance, consumi ed emissioni, fino alla strategia di riduzione dell’impatto ambientale dei propri siti industriali.

La tecnologia 100% elettrica a zero emissioni** è il modello di mobilità innovativa sostenuta da Renault quale soluzione più efficace per l’ambiente. Una sfida che la vede oggi essere l’unico costruttore automobilistico a proporre sul mercato una gamma completa di veicoli 100% elettrici tecnologicamente innovativi ed economicamente accessibili, adatti a tutte le esigenze di mobilità privata e professionale: il rivoluzionario quadriciclo Twizy pratica soluzione di mobilità urbana, la berlina compatta altamente tecnologica ZOE concentrato delle più avanzate tecnologie, come la ricarica rapida in soli 30 minuti e il tablet touch screen multimediale R-Link, la berlina grande Fluence Z.E. per una mobilità a zero emissioni nel massimo confort e la furgonetta commerciale Kangoo Z.E. per un trasporto merci ecologico.

Renault mette l’accento sul veicolo elettrico, proseguendo al contempo una forte evoluzione tecnologica dei propri propulsori termici a benzina e diesel, attraverso in particolar modo una strategia di down-sizing dei motori che, appoggiandosi sull’esperienza maturata da Renault in F1, trova la sua maggiore espressione nella gamma di motori Energy. Il risultato è una gamma di motori dalle elevate performance e piacere di guida, e al contempo ai migliori livelli di emissioni di CO2 e di consumi.
Nuova Clio è oggi uno dei simboli dell’impegno di Renault per ridurre l’impronta ecologica dei suoi veicoli, vantando, grazie ai propulsori di ultima generazione, emissioni di CO2 record, a partire da 83 g di CO2/km del motore 1.5dCi 90cv, un livello generalmente raggiunto da veicoli ibridi: una performance sorprendente, che corrisponde, a livello dei consumi, ad appena 3,2 l/100 km. Performance e rispetto per l’ambiente al centro della concezione anche del motore benzina Energy TCe 90 da 4,3 l/100 km e 99 g di CO2/km.

Renault segue una politica ambientale volta a ridurre l’impatto delle proprie attività anche a livello industriale. Nel 2012, ha, ad esempio, dato vita a Tangeri alla prima fabbrica automobilistica al mondo quasi a zero emissioni di CO2 e a zero rifiuti liquidi industriali.con un risparmio di 135.000 tonnellate di emissioni di CO2 in un anno, ed ha inaugurato, inoltre, il più grande sistema fotovoltaico mondiale nel settore dell’automobile: 400.000 m2 di pannelli fotovoltaici collocati in sei dei suoi siti industriali (tutti certificati ISO 14001): Douai, Maubeuge, Flins, Batilly, Sandouville e Cléon. Una superficie capace di produrre 52.600 MWh di elettricità all’anno equivalente al consumo elettrico annuale di una città di 15.000 abitanti, e di ridurre di 2.200 tonnellate annue la quantità di CO2 emessa con la produzione di energia elettrica (calcolo effettuato sulla base del mix energetico francese).

*Fonte: Gratani e Varone, 2006
** L’utilizzo dell’espressione “zero emissioni” nel presente documento, ogni volta che ricorre, è da intendersi solo in fase di utilizzo del veicolo.


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