Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, a giugno il mercato italiano dell’auto
totalizza 122.008 immatricolazioni, il 5,5% in meno rispetto a giugno 2012
(129.118 unità).
Nel primo semestre dell’anno, i volumi complessivi ammontano
a 731.203 unità, con una contrazione del 10,3% rispetto allo stesso periodo
dello scorso anno (815.213 unità).
“La piccola
attenuazione del calo di mercato nel mese consegue all’andamento positivo della
raccolta ordini ad aprile (+6%) e a maggio (+4,2%) – ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA.
Intanto, però, il prolungato stallo della domanda alimenta l’invecchiamento del
parco circolante italiano: dal 2000 al 2012 la quota delle autovetture con più
di 10 anni è passata dal 38% al 44%, mentre il 54% del parco autovetture
appartiene alle classi Euro 0,1,2,3. Nel 2012, inoltre, per la prima volta il
parco autovetture ha registrato un decremento rispetto all’anno prima.
Le formule per far
ripartire le vendite esistono e sono applicabili da subito – ha proseguito
Vavassori – a partire dagli interventi a favore di una fiscalità più equa:
eliminazione del superbollo e rimodulazione dell’IPT, trattamento fiscale delle
auto aziendali in linea
con gli altri
maggiori Paesi europei,
riduzione dei prezzi
dei carburanti - attraverso la diminuzione, anziché i troppo frequenti
rialzi, come quello ipotizzato di recente - delle accise.
Sul fronte delle politiche industriali, le nostre proposte
si concentrano sull’attivazione di strumenti in grado di aumentare la
produzione di autoveicoli nel nostro Paese, di favorire gli investimenti in
R&D e di supportare l’export delle aziende italiane, nella logica di
promuovere una legislazione veramente competitiva per il comparto. Entreremo
nel dettaglio delle misure – ha concluso il Presidente - in un prossimo
incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico”.
Secondo i dati preliminari relativi alle
immatricolazioni per alimentazione, continua a crescere in termini
tendenziali, a giugno, la quota di mercato delle vetture ad alimentazione
alternativa. Risulta ancora in calo la quota del GPL (9,1% contro 9,5% a giugno
2012), in crescita quella del metano (5% contro 3,6% a giugno 2012), mentre le
vetture ibride rappresentano l’1,1% del totale immatricolato contro lo 0,6 % di
un anno fa. Quanto alle alimentazioni tradizionali, ulteriore recupero, per il
secondo mese consecutivo, per la quota delle vetture diesel, che a giugno si
attesta al 53,8% del totale immatricolato (52,9% ad maggio 2013 e 52,9% anche a
giugno 2012). Secondo l’indagine ISTAT, a giugno l’indice del clima di fiducia
dei consumatori (base 2005=100) aumenta, passando da 86,4 del mese di maggio a
95,71.
Migliorano i giudizi e le attese sulla situazione economica
del Paese (i rispettivi saldi passano da -144 a -134 e da -58 a -9). Le
valutazioni sull’opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli e le
intenzioni future di spesa per gli stessi beni, tuttavia, continuano a
peggiorare, con i rispettivi saldi che passano da -106 a -116 e da -70 a -101.
Secondo le stime
preliminari ISTAT, inoltre, a giugno l’indice nazionale dei prezzi al
consumo aumenta dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell’1,2% rispetto a
giugno
2012 (era +1,1%
a maggio). Si
tratta di una
lieve accelerazione dell’inflazione, imputabile alla ripresa dei
prezzi dei beni energetici non regolamentati, che crescono su base mensile
dello 0,6%, mostrando una sensibile attenuazione della flessione su base
annua (-1,7% da -4,8% di maggio).
Il prezzo della
Benzina aumenta dell’1,2% rispetto al mese precedente e mostra una
flessione dell’1,4% rispetto a giugno dello scorso anno (in sensibile
attenuazione dal -5% di maggio 2013.). Il prezzo del Gasolio segna un rialzo su
base mensile dell’1% e una
flessione su base annua dell’1,7% (anche in questo caso, in
attenuazione dal -5% del mese precedente). I prezzi degli Altri carburanti
diminuiscono del 2,8% su base mensile
– per effetto del marcato calo dei prezzi del GPL – e del
5,7% su base annua (da -8,3% di maggio).
Secondo
l’anticipazione dello scambio di dati tra ANFIA e UNRAE, a giugno i contratti siglati ammontano a oltre 110.000, quasi il 7%
in più rispetto a giugno 2012, mentre nei primi sei mesi del 2013 gli ordini
hanno raggiunto circa 701.500 unità, quasi l’8% in meno rispetto a
gennaio-giugno 2012.
Le
marche nazionali, nel
complesso, totalizzano nel
mese 33.585 immatricolazioni
(-15,3%). Nei primi sei mesi dell’anno, i volumi immatricolati si attestano a
213.731 unità (-11,5%).
I marchi di Fiat
Group Automobiles (escludendo Ferrari e Maserati) totalizzano 33.504
immatricolazioni nel mese (-15,2%).
Risultati positivi a giugno per Ferrari (+16,7%) e Maserati
(+33,3%), mentre Lamborghini rimane stabile sui livelli di un anno fa.
Nei primi sei mesi del 2013 le immatricolazioni dei marchi
di Fiat Group Automobiles
(escludendo Ferrari e Maserati) ammontano a 213.152 unità
(-11,4%).
Anche nel progressivo da inizio anno, andamento positivo per
Maserati (+59,7%) e per
Lamborghini (+7,1%).
ISTAT precisa che, a partire dal mese di giugno 2013, sono
state introdotte innovazioni riguardanti il campione e le tecniche di
rilevazione che potrebbero causare discontinuità nel confronto con i risultati
dell’indagine relativi ai mesi precedenti.
giugno, mantenendo le stesse posizioni del mese precedente:
Fiat Panda (8.200 unità) e Fiat Punto (6.367) ai primi due posti, seguite da
Fiat 500 (4.927) e Lancia Ypsilon (3.947).
Ancora tre i
modelli italiani nella
top ten diesel,
che vede Fiat
500L in seconda posizione (2.026 unità), seguita, al
sesto posto, da Fiat Panda (1.624), che avanza di una posizione rispetto al
mese di maggio. All’ottavo posto troviamo, infine, Fiat Punto (1.489 unità).
Riporta un calo,
dopo la crescita a due cifre dello scorso mese, il mercato dell’usato, che
totalizza a giugno 322.102 trasferimenti di proprietà al lordo delle
minivolture a concessionari (-3,3%). Nei primi sei mesi del 2013, i volumi
complessivi ammontano a 2.139.671 trasferimenti di proprietà al lordo delle
minivolture a concessionari, con una variazione positiva dello 0,9% rispetto a
gennaio-giugno 2012.
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