mercoledì 17 luglio 2013

Mercato dell’auto: a giugno -6,3%


E’ ancora il Regno Unito a trainare l’Europa occidentale. A giugno il mercato europeo dell’auto riporta una nuova flessione. Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata e dell’EFTA1  a giugno sono state immatricolate 1.175.363 unità, il 6,3% in meno rispetto allo stesso mese del 2012 (1.254.022 unità).
Nei primi sei mesi dell’anno, le immatricolazioni complessive si attestano a 6.436.743 unità, con una contrazione del 6,7% rispetto ai primi sei mesi del 2012.

 “Alla cattiva notizia dell’ulteriore calo del mercato europeo nel suo complesso – ha dichiarato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA - fa da contraltare un piccolo segnale positivo per i cinque principali mercati, che a giugno hanno immatricolato il 75,2% del totale delle registrazioni dell’area EU27 + EFTA (la quota era del 71,6% a giugno 2012), con una contrazione dell’1,5% rispetto a un anno fa, inferiore, quindi a quella dell’intero mercato. A trainare la performance dei major markets a giugno è ancora  il  Regno  Unito  (+13,4%),  seguito,  nell’ordine,  da  Spagna  (-0,7%),  Germania (-4,7%); Italia (-5,5%) e Francia (-8,4%).

Per quanto riguarda l’Italia – ha proseguito il Presidente - è di ieri l’annuncio, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’avvio dei lavori della Consulta automotive, task force operativa proposta da ANFIA come sede in cui le componenti pubblica e privata condivideranno e proporranno politiche industriali volte alla salvaguardia, al rilancio e alla crescita del settore”.

Passando all’analisi dei singoli mercati, in Italia a giugno le immatricolazioni si attestano a 122.008 unità (-5,5%) e nei primi sei mesi del 2013 raggiungono le 731.203 unità (-10,3%). La piccola attenuazione del calo di mercato nel mese consegue all’andamento positivo della raccolta ordini ad aprile (+6%) e a maggio (+4,2%).
Secondo i dati ISTAT, a giugno l’indice nazionale dei prezzi al consumo aumenta dello
0,3%  rispetto al mese precedente e dell’1,2%  rispetto  a  giugno  2012  (era  +1,1%  a maggio). Si tratta di una lieve accelerazione dell’inflazione, imputabile alla ripresa dei prezzi dei beni energetici non regolamentati, che crescono su base mensile dello 0,5%,
mostrando una sensibile attenuazione della flessione su base annua (-1,8% da -4,8% di maggio).

1 EU 27 + EFTA. I dati per Malta non sono al momento disponibili flessione dell’1,5% rispetto a giugno dello scorso anno (in sensibile attenuazione dal -5% di maggio 2013.). Il prezzo del Gasolio segna un rialzo su base mensile dell’1% e una flessione su base annua dell’1,7% (anche in questo caso, in attenuazione dal -5% del mese precedente). I prezzi degli Altri carburanti diminuiscono del 2,8% su base mensile
– per effetto del marcato calo dei prezzi del GPL – e del 5,7% su base annua (da -8,3% di maggio).
Le  marche  italiane  hanno  registrato,  in  Europa,  69.027  immatricolazioni  nel  mese
(-13,6%). Nel primo semestre 2013, i volumi immatricolati ammontano a 409.142 unità (-10,3%).
La  Spagna  totalizza  a  maggio  72.766  immatricolazioni,  in  ribasso  dello  0,7% rispetto a giugno 2012. Per il terzo mese consecutivo risultano in crescita (+13,6%), sempre grazie agli effetti del Plan PIVE 2, le vendite di vetture ai privati, che si mantengono attorno al 46% del totale immatricolato nel mese. Prosegue, invece, il crollo delle immatricolazioni di vetture aziendali, in calo del 24,4% nel mese con una quota di mercato scesa al 25% circa. Nei primi sei mesi dell’anno, il mercato spagnolo registra una flessione del 4,9%, con una contrazione del 22,8%, delle vendite di vetture aziendali, mentre per il noleggio il calo si attesta al 2,5% (a seguito di una crescita del 3% a giugno). Il  Plan  PIVE 2, secondo quanto dichiarato  dall’Associazione  spagnola  dei  Costruttori ANFAC pochi giorni fa, ha ormai superato le 115.000 prenotazioni, pari a oltre il 70% del budget previsto. In base alle stime degli operatori del settore, i fondi stanziati per il piano entro fine mese saranno esauriti, ad appena sei mesi dall’entrata in vigore della misura. La media giornaliera degli ordini raccolti, infatti, è passata da 1.000 a quasi 2.000. ANFAC ribadisce l’importante impatto economico del piano, anche in termini di entrate tributarie: si stima, infatti, che la sola domanda aggiuntiva generata dal provvedimento abbia portato alle casse dello Stato più di 100 milioni di Euro di extra-gettito.
Per la fine del 2013 si prevede un mercato poco sotto le 700.000 unità immatricolate, il
55% delle quali nel canale dei privati.

      In Francia, a giugno 2013 – che ha contato un giorno lavorativo in meno rispetto a giugno  2012 (20 giorni contro 21), le immatricolazioni  si  attestano  a  191.355  unità (-8,4%), mentre nei primi sei mesi dell’anno (123 giorni lavorativi contro i 125 del primo semestre 2012), i volumi complessivi ammontano a 931.476 unità, con una contrazione dell’11,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Secondo l’AVERE (l’Associazione nazionale per lo sviluppo della mobilità elettrica), nei primi sei mesi del 2013, in Francia, sono state vendute 4.779 vetture elettriche, ovvero circa il doppio rispetto allo stesso periodo del 2012, mentre le vendite di vetture ibride hanno raggiunto le 22.702 unità, volumi cinque volte superiore a quelli di un anno fa.
In occasione della conferenza stampa di metà anno, tenutasi a Berlino il 2 luglio scorso, il
Presidente dell’Associazione tedesca dell’industria automotive VDA ha commentato l’andamento del mercato domestico riferendosi da un lato all’ineludibile influenza della
crisi in atto in Europa occidentale – che alimenta un clima di insicurezza e induce i
consumatori tedeschi a rimandare le decisioni d’acquisto - dall’altro ricordando che il primo semestre 2013 si confronta con una prima metà del 2012 ancora positiva (+1% nel
primo semestre 2012 e +3% a giugno 2012). I cali di mercato a cui si è assistito negli ultimi mesi dovrebbero quindi attenuarsi nella seconda parte dell’anno, confrontandosi con una seconda metà del 2012 in cui il mercato aveva registrato una flessione del 7%. VDA prevede una chiusura d’anno tra 2,9 e 3 milioni di nuove auto immatricolate e si aspetta che nei prossimi anni il mercato tedesco si stabilizzi attorno ai 3 milioni di unità
l’anno, anche contando sugli effetti dell’attuale posticipo degli acquisti da parte dei privati e delle imprese. Intanto, ad oggi, l’età media delle vetture circolanti in Germania
è salita a 8,7 anni (era 7,7 anni nel 2007), con un nuovo record negativo.

Per il mercato inglese, infine, giugno è il sedicesimo mese consecutivo in crescita, con 214.957 immatricolazioni (+13,4% su giugno 2012) e un rialzo del 21,3% delle vendite nel canale dei privati. Questo risultato ha spinto i volumi totalizzati nel primo semestre oltre la soglia del milione di unità, con 1.163.623 immatricolazioni complessive (+10%) e una crescita del 17,1% nel canale dei privati. A giugno le vendite di vetture ad alimentazione alternativa hanno registrato un incremento del 26,2% e nel primo semestre 2013 la media delle emissioni di CO2 delle vetture nuove si attesta a 129,1 g/km, il 3,7% in meno rispetto alla prima metà del 2012.
La crescita dei livelli occupazionali e un’attenta politica monetaria hanno risollevato il clima di fiducia dei consumatori, inducendoli a tornare ad acquistare vetture nuove dopo
un lungo periodo post-recessivo di fermo, e a distanza di tre anni dagli ultimi incentivi
all’acquisto, complici anche le allettanti formule di finanziamento proposte dai Costruttori e l’opportunità di ridurre i consumi approfittando dell’offerta di modelli sempre più efficienti.
Si segnala, infine, che lo scorso 12 luglio, SMMT ha annunciato l’avvio, per iniziativa congiunta dell’industria automotive inglese e del Governo, di un piano strategico di investimenti per oltre un miliardo di sterline, come finanziamento aggiuntivo per i prossimi 10 anni, volto ad assicurare lo sviluppo dell’industria degli autoveicoli e della componentistica.
Sviluppato sotto la guida dell’Automotive Council, il piano di investimenti prevede l’istituzione di un Advanced Propulsion Centre per l’R&D e di una Automotive Investment Organization per indirizzare gli investimenti sul territorio da parte dei player globali
della componentistica automotive, oltre alla creazione, sempre nell’ambito dell’industria automotive, di 7.600  apprendistati e 1.700  opportunità  di  lavoro  per  i  laureati  nei prossimi 5 anni.

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