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martedì 22 gennaio 2013

Rallye Montecarlo 2013: vince sempre lui



Passano gli anni, cambiano le vetture e i piloti ma a salire sul gradino più alto del podio è sempre lui, il nove volte campione del mondo Sabastien Loeb. Al volante della Citroen DS3 Team Abu Dhabi WRT, infatti, il pilota francese ha confermato la sua immensa classe. Anche grazie al supporto degli pneumatici Michelin…



“La parola Rallye significa incontro e da sempre queste competizioni rappresentano non solo un evento sportivo ma anche l’occasione ideale per permettere a tutti gli appassionati di questo sport di conoscersi e di stare insieme”. Ha esordito così il responsabile Michelin nel suo briefing di presentazione nel quale ha spiegato non solo la tecnologia degli pneumatici ma anche tutto ciò che sta dietro a questo importante evento.

E così scopriamo, per esempio, i segreti del Michelin Pilot Sport nelle versioni S2 (Soft) e SS2 (Super Soft, specifico per il Rallye di Monte Carlo), del Michelin Pilot Alpin A4, e del Michelin Pilot Sport. Oppure la notizia che tutti i piloti, per l’intero week end, hanno a disposizione un lot di 40 pneumatici.


  “Ma come vengono assegnati questi 40 pneumatici?” Abbiamo chiesto incuriositi. “Viene semplicemente fatto un sorteggio”. Ottima idea, così nessun potrà mai mettere in dubbio l’onestà sportiva del costruttore francese. Qualche maligno, infatti, potrebbe pensare che a Loeb vengono dati dei pneumatici più performanti rispetto a quelli destinati ad un altro pilota.


Niente da fare, quindi: per Michelin tutti i piloti sono sullo stesso piano e hanno a disposizione la stessa sicurezza e tenuta di strada. E di sicurezza e di tenuta di strada, per affrontare il Rallye di Monte Carlo, ce ne vuole davvero tanta perché si tratta di un rally che normalmente presenta una grande varietà di condizioni, come l'asfalto asciutto, bagnato, ghiaccio, neve fresca e spesso tutte queste condizioni sono presenti anche in un'unica tappa.


  Naturalmente, tutto ciò va a mettere sotto stress gli pneumatici e il settaggio della vettura tanto che, ogni pilota, decide per sé scegliendo le variazioni che più ritiene giuste per sistemare il “missile”.
  Nell’edizione di quest’anno a farla da padrone è stata la neve, ovviamente a vantaggio dello spettacolo. Spettacolo che i tantissimi tifosi venuti da tutta l’Europa si sono assolutamente meritati, se non atro per essersi fatti qualche chilometro camminando proprio sulla neve e… sotto la pioggia. Impossibile per molti arrivare in macchina a destinazione (anche con le catene) e così il parcheggio a bordo strada è diventato obbligatorio.



E fra una macchina e un camper, le tracce di un bivacco, a conferma che, per assistere a questo spettacolo, i fan del rallye sono disposti a prendersi anche l’influenza. O forse no, visto e considerato che (e questa è la bella sorpresa) la maggior parte di loro sono giovani. La competizione parte da La Bollène-Vésubie e si conclude a Sospel, passando per una stretta strada di montagna tutta tornanti.


Di qui, si passa sul Col de Turini che, ovviamente, in questi giorni, è ghiacciato e innevato in questa fase dell'anno. Le prove delle 18,00, infatti, sono state annullate per motivi di sicurezza ma nulla sarebbe cambiato perché la vittoria di Loeb non è mai stata messa in discussione e per tutti gli altri piloti, per i quali mai come in questo caso valeva il motto “l’importante è partecipare”, l’obiettivo massimo era il secondo posto. Che si è aggiudicato un altro Sebastien (Ogier) su un’affidabile e competitiva Volkswagen Polo R. Al terzo posto, una bella sorpresa: Daniel Sordo dell’Abu Dhabi Citroen Total WRT che ha fatto vedere i terminali di scarico al più blasonato Hirvonen. Ma quest’ultimo avrà modo di rifarsi perché il Campionato WRC 2013 è appena iniziato.


P.s.: inutile scrivere che anche la premiazione di domenica mattina è avvenuta sotto la pioggia!





























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