Il prodotto della settimana

martedì 20 novembre 2012

Mercato auto europeo: male l'Italia, bene l’Inghilterra


Nuova flessione per il mercato europeo dell’auto che, secondo i dati diffusi da Acea, nel complesso dei paesi dell’Unione Europea allargata e dell’Efta registra a ottobre 998.899 immatricolazioni, pari al 4,6% in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Il totale immatricolato nei primi 10 mesi del 2012 si attesta a 10.722.859 unità, in calo del 6,9% rispetto ai volumi di un anno fa.
“In uno scenario difficile per tutti i maggiori mercati europei, in cui l’Italia si aggiudica nuovamente il secondo peggior risultato, Anfia rinnova il suo appello al Governo e al Parlamento per lavorare insieme a un miglioramento della competitività industriale nazionale, un passo ormai inderogabile per consentire un livello di investimenti coerente con la nostra posizione di secondo paese manifatturiero in Europa – commenta Roberto Vavassori, presidente dell’Associazione.

I maggiori paesi si stanno muovendo in questa direzione e l’Italia non può più stare a guardare: occorre agire subito su leve di competitività – come la riduzione dei costi dell’energia, la semplificazione burocratica, il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo – che sostengano gli investimenti produttivi sul territorio, e attuare un piano di rilancio che tenga conto dell’importanza dell’industria automotive in termini di fatturato, occupazione, investimenti in R&D, prima che questo comparto chiave scenda al di sotto della soglia di sopravvivenza”.
Nei principali mercati europei sono già state introdotte misure a sostegno del settore automotive.
In Spagna i consumatori hanno incominciato a beneficiare in maniera effettiva degli incentivi del Plan Pive – introdotto il 1° ottobre, con una dotazione di 75 milioni di euro – a partire dal giorno 16, per appena otto giorni lavorativi nel mese. La ricaduta positiva del provvedimento, evidenziata dall’Associazione spagnola dei Costruttori Anfac, è già stata riscontrata, con un incremento degli ordini, a ottobre, del 70% rispetto al mese precedente. E’ chiaro, quindi, che gli effetti sulle immatricolazioni si vedranno nei prossimi mesi.
In Francia, lo scorso 6 novembre il Primo Ministro Jean-Marc Ayrault ha annunciato l’introduzione di 35 misure per arginare la perdita di competitività del paese, tra cui un credito d’imposta di 20 miliardi di euro per la competitività e l’occupazione.
Il presidente di Vda, l’Associazione tedesca dell’industria automotive, Matthias Wissmann, ha recentemente ribadito la necessità di continuare a lavorare, in vista della difficile situazione economica, sul miglioramento delle condizioni del Sistema Paese come location industriale, riferendosi, in particolare, alla riduzione dei costi dell’energia, che, ricordiamo, sono già inferiori di oltre il 50% rispetto a quelli italiani.
Nel Regno Unito, le immatricolazioni di vetture ad alimentazione alternativa sono cresciute del 13,1% da inizio anno e, sebbene rappresentino ancora una piccola quota sul totale immatricolato (1,4%), l’Associazione inglese dei Costruttori Smmt sottolinea l’importanza di un sostegno governativo in questa direzione, sia attraverso programmi di incentivazione, sia con la massimizzazione dei benefici derivanti dai meccanismi di tassazione.

L’analisi dei mercati

Passando all’analisi dei singoli mercati, l’Italia chiude il mese di ottobre in ribasso del 12,4%, per un totale di 116.875 immatricolazioni. Si tratta dell’undicesima flessione consecutiva a doppia cifra, anche se la più contenuta da inizio anno, con livelli di immatricolazioni appena più bassi di quelli dell’ottobre 1995. Nel periodo gennaio-ottobre 2012 le immatricolazioni complessive ammontano a 1.207.860 unità, con una contrazione del 19,7% sul pari periodo del 2011.
Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 64.736 immatricolazioni nel mese (5,8%). Risultato positivo per il marchio Jeep, con immatricolazioni in crescita del 6% rispetto a ottobre 2011. Nel consuntivo dei primi dieci mesi dell’anno, i volumi totalizzati in Europa si attestano a 688.468 unità (-15,9%). Sempre positiva la performance del marchio Jeep, in rialzo del 20,1%.
La Spagna totalizza a ottobre 44.873 unità immatricolate, con una flessione del 21,7% rispetto a ottobre 2011 (a settembre 2012 il mercato era in calo del 36,8%). Nel cumulato da inizio anno, le immatricolazioni complessive si attestano a 600.237 unità, l’11,9% in meno rispetto a un anno fa.
A ottobre, le vendite ai privati risultano in calo del 22% (-12% nei primi 10 mesi dell’anno), e le vendite di vetture aziendali del 26,4% (-16,8% nei primi 10 mesi dell’anno). Il canale del noleggio, invece, riporta un’importante crescita del 28,9%, anche se le vendite alle imprese di noleggio a breve termine calano del 3,1% nel mese.
Il mercato francese registra, a ottobre, 162.335 unità immatricolate, pari a una contrazione del 7,8%, che scende a -15,8% a parità di giorni lavorativi rispetto a ottobre 2011 (23 giorni contro 21). Nei primi 10 mesi dell’anno, le immatricolazioni si attestano a 1.593.844 unità, in calo del 13,3% rispetto a un anno fa.
Il mercato tedesco totalizza a ottobre 259.529 immatricolazioni, posizionandosi su livelli analoghi a quelli di un anno fa (+0,5%). Nei primi 10 mesi del 2012, i volumi immatricolati ammontano a 2.618.327 unità, in calo dell’1,6% rispetto a un anno fa.
Il presidente di Vda afferma di non dare troppa importanza alla contenuta crescita di mercato nel mese, ricordando che il canale di vendita dei privati, in particolare, vive ancora un clima di incertezza dovuto alla crisi del debito in Europa.
Il mercato inglese, infine, in controtendenza rispetto al trend europeo, chiude il mese di ottobre con una crescita del 12,1%, a 151.252 immatricolazioni. La crescita nel cumulato da inizio anno si attesta al 5% con 1.771.861 immatricolazioni complessive (il 16% in meno rispetto ai volumi pre-crisi del 2007). Febbraio è stato l’unico mese a chiudere in negativo.
A sostenere l’andamento del 2012 è stato soprattutto il miglioramento delle vendite nel canale dei privati, mentre il canale delle flotte aveva sostenuto i volumi di vendita del 2011.
Smmt, come anticipato, ha rivisto al rialzo le previsioni di chiusura d’anno da 1.970.000 a 2.013.000 unità.

Nessun commento:

Posta un commento