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venerdì 12 ottobre 2012

Peugeot 208: un 3 cilindri da favola

 
La nuova 208, la sua rappresentante nel segmento di mercato delle vetture piccole e polivalenti con carrozzeria a 3 e 5 porte. Grazie alle sue caratteristiche 208 è già leader in Europa, in Italia ha totalizzato oltre 13.000 contratti e ha conquistato il 3° posto nel segmento delle vetture diesel, dopo solo sei mesi dal lancio.

 
Si tratta di un modello particolarmente adatto alla clientela dinamica com'è quella che frequenta la “terra rossa”. Di dimensioni esterne contenute ma dal grande abitacolo ampiamente sfruttabile, dispone di motori tecnicamente avanzati (anche a tre cilindri) che le assicurano prestazioni brillanti e consumi, quindi emissioni, contenuti.
L'equipaggiamento è particolarmente ricco. Comprende anche un innovativo touchscreen a colori da 7’’ tramite il quale si accede facilmente alle funzioni radio, kit mani libere Bluetooth, lettura file musicali mediante una connessione USB o in streaming audio.
 
Con 208, Peugeot raggiunge un nuovo traguardo in fatto di prestazioni di C02 per quanto riguarda i veicoli del Marchio, risultato conseguito tramite la riduzione della massa, il miglioramento dell’aerodinamica e con l’introduzione di motori 3 cilindri benzina di nuova generazione.

Come gli e-HDi, quest’ultimi usufruiscono delle innovazioni tecnologiche più moderne del Gruppo per ottenere una diminuzione delle emissioni di C02 di 46 g/km rispetto al propulsore benzina d’ingresso gamma di 207 e, complessivamente, una riduzione media di 34 g/km.
 
Motori 3 cilindri di nuova generazione 
La gamma dei 3 cilindri benzina per 208 è attualmente composta da :
- 1.0 12V VTi  50 kW (68 CV) ; 95 Nm, cambio manuale a  5 marce: 99  g/km
- 1.2 12V VTi  60 kW (82 CV) ; 118 Nm, cambio manuale a  5 marce: 104  g/km

Questi motori (codice EB) sono progettati interamente dal Gruppo a partire da un capitolato ambizioso che, predisposto nel 2008, fissava tra gli obiettivi, come già accennato, la riduzione delle emissioni di CO2 e dei consumi, la compattezza e l’ottimizzazione della massa, nonché un buon livello di prestazioni assicurato da una potenza specifica di 50 kW/l. Rispetto a un 4 cilindri di potenza equivalente, la massa del 3 cilindri 1.2 VTi è stata ridotta di 21 kg, mentre i suoi consumi ed emissioni di C02 sono inferiori del 25%.
 
Le perdite per attrito rappresentano circa un quinto della potenza consumata da un motore e quindi costituiscono un importantissimo asse di sviluppo. Sui monoblocchi EB sono state ridotte del 30% grazie all’impiego di diverse tecnologie:
rivestimento Diamond Like Carbon su perni dei pistoni, fasce elastiche e punterie;
cinghia di distribuzione umida integrata in un carter, che contribuisce alla silenziosità di funzionamento e dunque alla durata di vita, pari a quella della vettura;
disassamento delle canne dei pistoni.


La combustione è stata ottimizzata con il miglioramento dell’aerodinamica della camera di scoppio (condotti di aspirazione, teste dei pistoni) e con l’adattamento dell’accensione ad un funzionamento con elevato tasso di gas residui (IGR).
La testata, in lega di alluminio, ha 4 valvole per cilindro, un sistema di iniezione indiretta multipoint e un sistema di distribuzione a fasatura variabile (VVT). Inoltre, la testata è prodotta col sistema PMP – Processo con Modello Perduto – che lo stabilimento di Charleville è uno dei pochi ad attuare. Tale procedimento industriale riduce il numero dei componenti e il volume di tutto l’insieme; sui motori EB, il collettore di scarico, il modulo del terminale di raffreddamento e il supporto del motore sono integrati nella testata.

Questi 3 cilindri utilizzano altre soluzioni raffinate, come la pompa dell’olio a portata variabile, pilotata per funzionare sempre con una pressione ottimale. Per ottenere rapidi aumenti di temperatura, a vantaggio delle emissioni di C02, il raffreddamento è di tipo Split Cooling: nella fase di partenza, la testata e il monoblocco funzionano su circuiti diversi.

Inoltre, il motore 1.2 VTi ha un contralbero di equilibratura, che ruota in senso contrario per migliorare il confort acustico e vibrazionale.

I 52 brevetti depositati per questa nuova famiglia di motori evidenziano le competenze industriali e tecnologiche mobilitate; 23 di questi riguardano l’architettura del motore e le sue periferiche, 20 la gestione del motore e 9 i processi e gli utensili di fabbricazione specifici.

Nel corso del 2013, la gamma 208 sarà completata da una versione 1.2 VTi Stop & Start, equipaggiata con un cambio robotizzato, caratterizzata da emissioni di CO2 ridotte a 95 g/km. In seguito interverranno altri sviluppi, come la sovralimentazione e l’iniezione diretta. Infatti, sin dall’inizio del loro sviluppo, questi motori sono stati concepiti alla luce delle norme future, a partire dalle Euro 6.

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