lunedì 3 settembre 2012

MICHELIN PILOT PERFORMANCE DAYS: dalla pista alla strada



Michelin, come hanno dichiarato i Gerenti del Gruppo nel 2010, non vende pneumatici, bensì prestazioni.” Questa frase, che sintetizza la missione di Michelin, assume tutto il suo significato quando si applica agli pneumatici sportivi, sia quelli impiegati nelle competizioni o montati su vetture eccezionali, sia sui modelli più sportivi di serie studiati per offrire forti sensazioni.

Guarda il video

http://www.youtube.com/watch?v=9JSYH7YrpLM



Nel campo delle alte prestazioni, Michelin si impegna ad abolire le frontiere. Dalla pista alla strada, esiste una concatenazione di esigenze. Le soluzioni che permettono di ottenere le vittorie nei circuiti o nei rally vanno anche a vantaggio degli pneumatici di serie. Michelin si impegna nelle competizioni internazionali per convalidare ai massimi livelli i progressi tecnologici e per aumentare le sue conoscenze. Gli insegnamenti appresi vengono trasferiti alla produzione di serie.


Al tempo stesso, le automobili più sportive presenti sul mercato, realizzate da costruttori specializzati o da preparatori esclusivi, sviluppano oggi prestazioni analoghe (o quasi) a quelle delle auto da corsa. Questa tendenza spinge anche Michelin a lavorare sugli pneumatici ad alte prestazioni in modo globale, facendo cadere le barriere di separazione tra il mondo delle corse e quello dei veicoli omologati per la strada.
La velocità massima, la longevità chilometrica e il binomio aderenza/sicurezza sono al centro delle prestazioni di tutti gli pneumatici, come dimostrano i tre esempi che seguono.

- I veicoli che partecipano alla 24 Ore di Le Mans raggiungono velocità di 330 km/h. Le vetture supersportive di serie possono superare i 350 km/h. La velocità, da sola, non è quindi più un parametro sufficiente di differenziazione.

- La longevità chilometrica non è più appannaggio esclusivo degli pneumatici di serie. È diventata una prestazione chiave nelle gare di Endurance. Per convincersene, basta ricordare l’ultimo stint di gara coperto dall’Audi R18 TDI n°2, che ha vinto la 24 Ore di Le Mans 2011 il 12 giugno scorso: la domenica mattina, questa vettura ha stabilito un nuovo record in termini di longevità e costanza degli pneumatici. Benoît Tréluyer ha percorso al volante 750 km con gli stessi pneumatici, da solo, al comando della gara, davanti a tre concorrenti lanciati al suo inseguimento.

- Unico punto di contatto tra il veicolo e il suolo, gli pneumatici assolvono un compito essenziale per la sicurezza, sia su circuito, sia su strada.

Negli anni, Michelin ha costruito una leadership tecnologica incontestata. Lo testimoniano le 20 vittorie ottenute alla 24 Ore di Le Mans. Quello che è stato costruito nelle corse si concretizza anche nei partenariati tecnici, costituiti con i più esigenti costruttori di veicoli. Dai protagonisti mondiali che hanno fatto delle alte prestazioni il loro credo, come Porsche, BMW M o Ferrari, ai costruttori ultraspecializzati, come Koenigsegg, Gumpert o Wiesmann, per citarne solo alcuni.

In tutti i casi, Michelin si impegna a ottenere il migliore equilibrio tra le prestazioni: adatto alle discipline sportive, allineato alla filosofia dei costruttori automobilistici, basato sulle esigenze di qualità dell’azienda e soprattutto sulle aspettative degli utilizzatori.





Michelin: dagli pneumatici da competizione a quelli di serie


Ø  Sicurezza, sportività e longevità,
le qualità richieste a tutti gli pneumatici Michelin, di serie o da competizione


La sua testimonianza fornisce un chiarimento sorprendente. Benoît Tréluyer, uno dei tre piloti dell’Audi R18 TDi/MICHELIN N°2, che ha vinto la 24 Ore di Le Mans 2011, spiega così il finale di questa corsa leggendaria: “Lo stint è stato lunghissimo: 55 giri e 3h20 nella vettura! Gli pneumatici MICHELIN mi hanno dato subito l’aderenza necessaria e ho potuto guidare a un ritmo sostenuto durante tutto lo stint per mantenere il primo posto. Alla fine del quinto stint avrei ancora potuto attaccare

Ogni parola del pilota esprime la quintessenza delle prestazioni degli pneumatici MICHELIN. Cosa dice? Rivela che anche gli pneumatici sono stati artefici della vittoria dell’Audi n°2, perché hanno dato prova di aderenza, longevità chilometrica e, elemento decisivo, costanza di prestazioni. Altrettante qualità che possono essere chieste a uno pneumatico in commercio e che ritroviamo, ovviamente, sugli pneumatici MICHELIN di serie.

Durante le prove ufficiali che hanno preceduto la gara della 24 Ore e hanno determinato la griglia di partenza delle vetture, un fatto altrettanto importante evidenziava l’equilibrio di prestazioni degli pneumatici MICHELIN. L’Audi ha ottenuto la pole position con pneumatici che avevano già percorso svariate centinaia di chilometri (più di 300, per l’esattezza). La durata degli pneumatici MICHELIN è di gran lunga superiore a quelli utilizzati in altre competizioni, ad esempio in Formula 1, in cui le gomme da qualifica sono progettate per erogare prestazioni solo per poche decine di chilometri.

La costanza di prestazioni non è un fatto isolato nel tempo, bensì una tendenza di fondo alla Michelin. L’edizione 2010 della 24 Ore di Le Mans ne aveva già dato ampia dimostrazione. Al volante della Peugeot 908 HDi FAP N°1, il britannico Anthony Davidson aveva completato nel 2010 quattro stint di gara (46 giri) con un tempo medio sul giro di 3’21’’917, cioè 627 km a 243 km/h di media! L’equivalente di due Gran Premi di F1 corsi a Monza, il circuito più veloce tra quelli di questa disciplina.

Velocità, massima aderenza, costanza di prestazioni nel tempo sono dunque alcune qualità specifiche degli pneumatici MICHELIN usati nelle competizioni, a prescindere dalla disciplina. Ma c’è un’altra prestazione, a prima vista meno spettacolare, che uno pneumatico MICHELIN deve soddisfare, e sulla quale il Gruppo non transige: la sicurezza.

Michelin svela il processo di sviluppo degli pneumatici da competizione, che dimostra fino a che punto la sicurezza dei suoi pneumatici è un’esigenza da soddisfare sempre. Infatti, lo sviluppo di uno pneumatico da competizione avviene in tre fasi:  
- la prima può essere definita la fase digitale. I ricercatori realizzano tutta una serie di calcoli per fare emergere una decina di soluzioni atte a soddisfare le esigenze espresse dal costruttore impegnato nelle competizioni;
- la seconda fase consiste nel mettere alla prova i prototipi di pneumatici scelti e prodotti dopo i calcoli al banco prova. Gli pneumatici subiscono vere e proprie “torture” su dei tamburi e sono davvero spinti ai limiti massimi delle prestazioni;
- terza fase: dopo il test dei rulli in laboratorio, gli ultimi pneumatici scelti vengono collaudati su alcuni veicoli, soprattutto per valutare, in condizioni reali, i carichi aerodinamici che possono sopportare e il loro comportamento.
Una volta ultimata questa fase di sviluppo, gli pneumatici MICHELIN sono validati per esprimere tutto il loro potenziale nelle competizioni.

La specificità di Michelin sta nel considerevole lavoro che l’azienda fa a livello di ricerca e sviluppo. Michelin destina ogni anno circa 500 milioni di euro al suo Centro di tecnologia. Usa piste di prova costruite in tre continenti (Europa, Nord America e Asia), il che le permette di testare gli pneumatici in condizioni reali. Questa pluralità fornisce a Michelin una conoscenza precisa del comportamento dello pneumatico in diversi ambiti. Dalla diversità nasce la polivalenza degli pneumatici, che erogano un altissimo livello di prestazioni, in qualsiasi condizione di utilizzo.

Michelin si avvale anche di un altro laboratorio: le competizioni. L’azienda considera le competizioni un investimento per l’innovazione. Le tecnologie esclusive di cui dispongono oggi gli pneumatici Michelin di serie (come quelli delle gamme MICHELIN Pilot Super Sport e MICHELIN Pilot Sport) sono state innanzitutto validate nelle competizioni, sui circuiti e soprattutto nelle corse di Endurance, o nelle specialità dei rally. La partecipazione e l’impegno di Michelin nelle competizioni non hanno niente a che fare con le sponsorizzazioni o con un esercizio d’immagine, ma semplicemente con la volontà del Gruppo di capire meglio le reazioni degli pneumatici sottoposti a condizioni estreme, sviluppando al contempo soluzioni sempre più rispettose dell’ambiente.  

In breve, le alte prestazioni ottenute nei circuiti o sulle piste del WRC vengono trasferite alla strada.



Ø  Alte prestazioni… e prestazioni ambientali,
la sintesi realizzata da Michelin

 Dietro ogni pneumatico o dietro ogni innovazione Michelin c’è la stessa filosofia: in tutti i prodotti che Michelin progetta, l’obiettivo è trasportare in assoluta sicurezza il maggior numero di persone e di merci possibili, il più a lungo possibile, consumando il minore quantitativo possibile di materiale.

L’universo delle altissime prestazioni non sfugge a questa filosofia alla Michelin, anche se in questo caso l’obiettivo non è trasportare persone o merci bensì raggiungere un risultato, una vittoria o qualità dinamiche su veicoli eccezionali, tenendo conto della necessità di consumare meno materiale e meno carburante possibile.

Michelin si è impegnata molto presto in un programma di Ricerca & Sviluppo in tal senso, il che le permette di disporre di una competenza ineguagliata in materia di risparmio dei consumi. Le innovazioni tengono conto della problematica dell’efficienza dei materiali, tanto più che lo pneumatico svolge un ruolo fondamentale nel consumo di carburante. Assorbe quasi il 20% dell’energia necessaria a fare avanzare un’automobile.
La sfida accettata da Michelin consiste nel progettare pneumatici che permettono di ridurre i consumi di carburante, garantendo al contempo le migliori prestazioni di sicurezza e di longevità. È proprio questa la forza dell’innovazione.

I tecnici del gruppo sono in grado di valutare il rendimento dei materiali incorporati negli pneumatici. Concretamente, misurano cosa è in grado di compiere un’unità di materiale.

La sfida è considerevole. Alla stregua del costo di produzione industriale, il margine operativo o l’indice del miglior servizio da fornire al cliente, “l’indice di efficienza dei materiali” dovrà permettere di valutare le prestazioni degli pneumatici Michelin e, di conseguenza, una parte della performance industriale del gruppo Michelin.

L’edizione della 24 Ore di Le Mans di quest’anno ha dato una chiara dimostrazione della strategia di Michelin nell’universo degli pneumatici ad altissime prestazioni. Per la prima volta una vettura – e non una qualsiasi, perché è l’Audi vittoriosa – è riuscita a coprire 5 segmenti di gara ininterrotti senza cambiare pneumatici e soprattutto senza perdere nulla in termini di velocità o sicurezza. Questa longevità è stata una “pietra miliare” nella costruzione della vittoria.

Gli pneumatici sportivi MICHELIN di serie si inseriscono in questa logica. Lo dimostra il recentissimo MICHELIN Pilot Sport 3 (commercializzato dal 2010), che rivela una straordinaria longevità chilometrica, del 10 % superiore a quella del MICHELIN Pilot Sport PS2, il quale era il punto di riferimento della sua categoria per questo parametro***. Questa prestazione ha un effetto positivo sull’utilizzo delle materie prime. In altre parole, bisogna produrre un numero inferiore di pneumatici per raggiungere un dato chilometraggio. Di fatto, un minor numero di pneumatici dovrà essere distrutto alla fine del ciclo di vita.

Ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2, utilizzare il minore quantitativo possibile di risorse naturali, come la gomma, per fabbricare gli pneumatici, ridurre le masse in movimento, massimizzare la loro durata fornendo la migliore sicurezza e la massima velocità, sono queste le linee guida seguite dal settore Ricerca e Sviluppo del gruppo Michelin.

La continuità tra gli pneumatici da competizione e quelli delle normali autovetture si registra in entrambi i sensi, perché quest’anno Michelin ha sviluppato nuove gamme di pneumatici da Endurance più efficienti da un punto di vista energetico, grazie a una tecnologia utilizzata sugli pneumatici di serie. È un nuovo segnale dell’assenza di frontiere per Michelin tra gli pneumatici da competizione e quelli di serie.

Va ricordato che nel 1992 Michelin aveva posto il risparmio energetico al centro delle sue preoccupazioni creando pneumatici vettura in grado di ridurre il consumo di carburante. A partire da quella data, gli pneumatici MICHELIN identificati con la sigla “GREEN X” sul fianco (che indica che sono state integrate nello pneumatico tecnologie che migliorano l’efficienza energetica) hanno permesso di risparmiare più di 14 miliardi di litri di carburante, e di evitare l’emissione di oltre 35 milioni di tonnellate di CO2 nell’atmosfera. Anche gli pneumatici MICHELIN Pilot Sport 3 hanno questa marcatura e contribuiscono a questa performance ambientale.

Nelle gare di Endurance, e soprattutto alla 24 Ore di Le Mans, Michelin propone pneumatici in grado di percorrere cinque stint di gara con i prototipi e mantenere prestazioni costanti, in totale sicurezza, mentre una Formula 1 utilizza pneumatici in grado di percorrere solo 50 km. Quest’eccezionale longevità consente di ridurre il numero di pneumatici utilizzati, portati in gara e dunque prodotti.

Tra il 2006 e il 2009, il numero di pneumatici MICHELIN utilizzati alla 24 Ore di Le Mans è diminuito del 20 %.

L’efficienza dei materiali è una preoccupazione fondamentale di Michelin. La creazione del “MICHELIN GREEN X Challenge” nel 2009 è un altro indice dell’impegno del Gruppo. Questo trofeo premia, nell’Endurance, le vetture che consumano meno carburante ottimizzando le loro prestazioni nelle 5 manches della competizione.

L’associazione tra le competizioni e il mercato degli pneumatici ad alte prestazioni è il frutto di una stretta collaborazione tra i costruttori automobilistici, i preparatori e Michelin, ma anche di una maggiore conoscenza dei consumatori, che permette di fornire soluzioni concrete alle loro aspettative.

*** Test interni realizzati nella dimensione 225/45 ZR 17 91 Y.
Michelin: la capacità di sviluppare
pneumatici adatti a tutti gli utilizzi

Ø  Una conoscenza approfondita delle esigenze e degli utilizzi

Sperimentare il piacere di guida, senza rinunciare alla sicurezza e senza essere obbligati a dover cambiare troppo spesso gli pneumatici. Così potrebbe essere sintetizzata l’aspettativa degli automobilisti di numerosi paesi del mondo, proprietari di veicoli sportivi, intervistati circa i loro pneumatici.

È quanto emerge, infatti, da un’importante ricerca condotta nel 2009 dall’istituto TNS Sofres presso 9000 automobilisti in cinque paesi europei (Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna), e in Russia, Stati Uniti e Cina. Tra tutte le persone intervistate, quelle che manifestano il massimo entusiasmo per la guida di una vettura rappresentano il 20%. In questa categoria di automobilisti, il 68% fa del piacere di guida la sua priorità. Subito dopo, il 62% cita l’importante ruolo svolto dallo pneumatico nel comportamento e dunque nella sicurezza della vettura.

La longevità chilometrica non è una preoccupazione espressa solo da Michelin perché è condivisa dagli utilizzatori. Proponendo una famiglia completa di pneumatici sportivi che associano longevità, efficienza energetica e sicurezza, Michelin riesce, da un lato, a coprire tutta la gamma dei veicoli sportivi del mercato e, dall’altra, a offrire agli automobilisti pneumatici ad alte prestazioni derivati dalle competizioni e all’altezza delle loro aspettative.

Realizzando questa sintesi, Michelin va incontro ai desideri degli utenti dei veicoli eccezionali. Le prestazioni non hanno limiti alla Michelin e non sono confinate semplicemente alle competizioni.


Ø  Gli pneumatici Michelin ad alte prestazioni di serie,
una gamma completa derivata dalle competizioni

Nel 2010, Michelin ha aggiunto una nuova dimensione alla sua gamma di pneumatici ad Alte Prestazioni, con la commercializzazione della 13a generazione di pneumatici Sport Michelin. Ma soprattutto, in un anno, Michelin è riuscita a coprire tutti i veicoli sportivi. Se il Michelin Pilot Super Sport è dedicato ai veicoli sportivi eccezionali, lo pneumatico Michelin Pilot Sport 3 si rivolge a numerose categorie di veicoli. Può così equipaggiare le versioni sportive di vetture da città, vetture compatte e anche grandi berline potenti. Equipaggia anche i veicoli piccoli ma decisamente sportivi, come i roadster o le coupè. Infine, ritroviamo il MICHELIN Pilot Sport 3 sui modelli non sportivi, se i loro proprietari hanno scelto gli equipaggiamenti optional di grandi dimensioni (ad esempio, 18 e 19 pollici).

Il grafico sottostante fornisce una visione chiara della gamma degli pneumatici MICHELIN estate, di cui fanno parte gli pneumatici ad alte prestazioni. Permette di capire come si colloca ogni modello di pneumatico in funzione dell’utilizzo e dei veicoli ai quali è destinato.

Gli pneumatici MICHELIN dedicati alle alte prestazioni formano la “famiglia” Pilot.


- MICHELIN Pilot Super Sport, lo pneumatico di serie più veloce del mondo in circuito che offre la migliore tenuta di strada su suolo asciutto, eredita le conoscenze acquisite da MICHELIN nelle competizioni*.

Lo pneumatico MICHELIN Pilot Super Sport realizza questa sintesi inedita che gli permette di essere utilizzato su strada nella guida quotidiana, e in circuito, dove è sottoposto a sollecitazioni estreme. Gli ingegneri di MICHELIN si sono impegnati per sviluppare diverse prestazioni contemporaneamente. Il conducente al volante di un veicolo equipaggiato con i MICHELIN Pilot Super Sport può provare piacere di guida perché sa che gli pneumatici lo accompagnano e gli danno la massima sicurezza, anche in condizioni estreme di utilizzo. Lo dimostra il fatto che lo pneumatico frena in uno spazio ridotto di 3 metri su strada bagnata**.

·       Dotato della CINTURA TWARON. Il Twaron® è una fibra ad alta densità utilizzata negli equipaggiamenti sportivi per alte prestazioni (tennis, vela, mountain bike...), ma anche nell’aeronautica, nelle protezioni militari e nelle competizioni. La cintura Twaron® consente di ottenere un’elevatissima stabilità dello pneumatico alle alte velocità. Grazie alla sua tensione variabile, la cintura stringe il battistrada più fortemente delle spalle. La forza centrifuga è dunque gestita meglio e le forze sono ripartite in modo più omogeneo.

·       LA TECNOLOGIA BI-COMPOUND prevede l’inserimento di due diversi tipi di gomma nella parte destra e sinistra del battistrada. Sul lato esterno, un elastomero inedito rinforzato con nerofumo, sviluppato appositamente per la 24 Ore di Le Mans, assicura un’estrema durata, anche nelle curve strette. Sul lato interno, l’elastomero ad elevata aderenza di ultima generazione permette allo pneumatico, su suolo bagnato, di sposare le minime asperità dell’asfalto e di rompere la pellicola d’acqua.

·       VARIABLE CONTACT PATCH 2.0. L’aderenza è ottimale, sia in piena accelerazione, sia in rettilineo o in curva ad alta velocità. In curva, la forma dell’area di contatto cambia, ma la superficie della gomma a contatto con il suolo rimane costante. Il MICHELIN Pilot Super Sport è stato sviluppato grazie ai più recenti software di simulazione digitale utilizzati nell’aeronautica e nel settore automobilistico, i quali hanno reso possibile una distribuzione omogenea delle forze e, di conseguenza, delle temperature nell’area di contatto tra lo pneumatico e la strada.

Caratteristiche tecniche del MICHELIN Pilot Super Sport
Indici di velocità: da Y a ZR                           Serie: da 25 a 45
Diametro di calettamento: da 18’’ a 22’’


* Lo pneumatico più veloce, in termini di tempi sul giro su circuito asciutto. Test realizzato nel 2010 dall’ente indipendente TÜV SÜD Automotive nelle dimensioni 245/40 ZR 18 Y e 235/35 ZR 19 Y contro i 5 principali concorrenti.

** Confrontato con il MICHELIN Pilot Sport PS2. Test effettuato dal Centro di Tecnologia Michelin.


Le omologazioni dei costruttori:

MICHELIN PILOT SUPER SPORT
315
35
ZR
20
110
(Y)
XL K1
Ferrari 599 GTO rear. Front = 285/30ZR20 (99Y) XL
MICHELIN PILOT SUPER SPORT
285
30
ZR
20
99
(Y)
K1 XL
Ferrari 599 GTO front. Rear = 315/35ZR20 (110Y) XL
MICHELIN PILOT SUPER SPORT
235
35
ZR
20
92
(Y)
XL K1
Ferrari 458 Italia (MY 2009) front. Rear = 295/35ZR20 (101Y) PSS K1
MICHELIN PILOT SUPER SPORT
295
35
ZR
20
101
(Y)
K1
Ferrari 458 Italia (MY 2009) rear. Front = 235/35ZR20 (92Y) PSS K1
MICHELIN PILOT SUPER SPORT
245
35
ZR
20
95
(Y)
XL K1
Ferrari FF (F151 MY 2011) front. Rear = 295/35ZR20 (105Y) XL PSS K1
MICHELIN PILOT SUPER SPORT
295
35
ZR
20
105
(Y)
XL K1
Ferrari FF (F151 MY 2011) rear. Front = 245/35ZR20 (95Y) XL PSS K1
MICHELIN PILOT SUPER SPORT
255
35
ZR
20


REINFORCED
Alpina B5 Bi-Turbo (MY 2010) front. Rear = 285/30ZR20
MICHELIN PILOT SUPER SPORT
285
30
ZR
20


REINFORCED
Alpina B5 Bi-Turbo (MY 2010) rear. Front = 255/35ZR20
MICHELIN PILOT SUPER SPORT
265
35
ZR
19
98
(Y)
XL
Koenigsegg Agera front. Rear = 345/30ZR20
MICHELIN PILOT SUPER SPORT
345
30
ZR
20
106
(Y)

Koenigsegg Agera rear . Front = 265/35ZR19

- MICHELIN Pilot Sport 3 garantisce un’aderenza ai massimi livelli. Su strada bagnata, offre una migliore tenuta di strada in curva e uno spazio di frenata di tre metri inferiore rispetto a quello del suo predecessore, pneumatico di riferimento nel settore dei veicoli sportivi*. A questa capacità di aderenza all’asfalto si aggiunge un’altissima precisione di risposta del volante, fonte di piacere di guida. Ciò permette a MICHELIN di definire il suo nuovo pneumatico ad alte prestazioni “l’amplificatore delle sensazioni”. Inoltre, e in modo assolutamente inedito, questo bilancio dinamico è accompagnato da una riduzione dei consumi e da una grande longevità chilometrica. In sintesi questo pneumatico associa passione e ragione!

* Test effettuato nel 2009 dal centro indipendente TÜV SÜD Automotive nella dimensione 245/40 ZR 18 Y.

Caratteristiche tecniche del MICHELIN Pilot Sport 3
Indici di velocità: da V a Y                             Serie: da 55 a 35
Diametro di calettamento: da 15’’ a 19’’

Le omologazioni dei costruttori:

MICHELIN PILOT SPORT 3
255
35
ZR
19
96
Y
XL AO
Audi A4 & A5 (B8)
MICHELIN PILOT SPORT 3
245
40
ZR
18
97
Y
XL AO
AUDI A4 (B8)
MICHELIN PILOT SPORT 3
215
45
R
16
90
V
XL AO
Audi A1 (Model Year 2010)
MICHELIN PILOT SPORT 3
255
40
ZR
18
99
(Y)
XL MO1
Mercedes E63 AMG W212 (Model Year 2009) front. Rear = 285/35ZR18 (101Y)
MICHELIN PILOT SPORT 3
285
35
ZR
18
101
(Y)
XL MO1
Mercedes E63 AMG W212 (MY 2009) rear. Front = 255/40ZR18 (99Y)
MICHELIN PILOT SPORT 3
235
40
ZR
18
95
W
XL
Ford Cmax (MY 2010)
MICHELIN PILOT SPORT 3
225
45
R
18
91
V

Citroën C4 (MY 2010)
MICHELIN PILOT SPORT 3
255
40
ZR
19


XL MO
Mercedes S65 AMG (W221) front (rear = 275/40ZR19 MO)
MICHELIN PILOT SPORT 3
275
40
ZR
19


XL MO
Mercedes S65 AMG (W221) rear (front = 255/40ZR19 MO)

- MICHELIN Pilot Sport, destinato alle vetture con le prestazioni più estreme, è lo pneumatico di riferimento per Porsche. Michelin è il “Worldwide Cooperation Partner” di Porsche. Con il MICHELIN Pilot Sport, Michelin è il primo fornitore delle Porsche 911, Boxster, Cayman e Panamera. Questo pneumatico continua ad essere apprezzato dai più grandi costruttori di veicoli sportivi del mondo: ha totalizzato più di 200 omologazioni presso le case automobilistiche.

Caratteristiche tecniche del MICHELIN Pilot Sport
Indice di velocità: W, Y                                  Serie: da 55 a 25
Diametro di calettamento: da 17’’ a  22’’


- MICHELIN Pilot Sport Cup+, destinato alle vetture con le prestazioni più estreme,
è lo pneumatico di riferimento di
Porsche e BMW M per la guida in circuito. È montato in primo equipaggiamento sulle Porsche 911, GT2, GT3 e la BMW M3.

Caratteristiche tecniche del MICHELIN Pilot Sport Cup+
Indice di velocità: (Y)                         Serie: da 35 a 25
Diametro di calettamento: da 18’’ a  20’’

Le omologazioni dei costruttori per:
MICHELIN Pilot Sport Cup e MICHELIN Pilot Sport Cup+:

MICHELIN PILOT SPORT CUP
235
35
ZR
19
87
(Y)

BMW M3 CSL front 100% Michelin et 100% CUP
MICHELIN PILOT SPORT CUP
265
30
ZR
19
89
(Y)

BMW M3 CSL rear 100% Michelin et 100% CUP
MICHELIN PILOT SPORT CUP
345
30
ZR
19
105
(Y)

Dodge Viper EM50 (MY 2008) rear (front = 295/30 18)
MICHELIN PILOT SPORT CUP
285
30
ZR
19
87
(Y)
ZP LL
Corvette ZR1
MICHELIN PILOT SPORT CUP
335
25
ZR
20
94
(Y)
ZP LL
Corvette ZR1









MICHELIN PILOT SPORT CUP+
245
35
ZR
19
93
(Y)
XL *
BMW M3 E90 front (rear 265/35 19 PS Cup+*)
MICHELIN PILOT SPORT CUP+
265
35
ZR
19
98
(Y)
XL *
BMW M3 E90 rear (front = 245/35 19 PS Cup+*)
MICHELIN PILOT SPORT CUP+
235
35
ZR
19
87
(Y)
N1
Porsche 997 GT3 phase 2 front (rear = 305/30 19 PS Cup+ N1). Model Year 2009
MICHELIN PILOT SPORT CUP+
305
30
ZR
19
102
(Y)
N1
Porsche 997 GT3 phase 2 rear (front = 235/35 19 PS Cup+ N1). Model Year 2009
MICHELIN PILOT SPORT CUP+
245
35
ZR
19
89
(Y)
N1
Porsche 997 phase 2 GT3 RS (MY 2009) and GT2 RS (MY2010) front. Rear = 325/30ZR19 (101Y) PS Cup+ N1 (GT3) & N2 (GT2)
MICHELIN PILOT SPORT CUP+
325
30
ZR
19
101
(Y)
N1
Porsche 997 phase 2 GT3 RS (MY 2009) rear. Front = 245/35ZR19 (89Y) PS Cup+ N1
MICHELIN PILOT SPORT CUP+
325
30
ZR
19
101
(Y)
N2
Porsche 997 Phase 2 GT2 RS (MY 2010) rear. Front = 245/35ZR19 (89Y) PS Cup+ N1


Le alte prestazioni alla Michelin,
una storia di uomini e di aziende

Ø  Una stretta collaborazione con i costruttori e i preparatori più prestigiosi

Gli pneumatici ad alte prestazioni MICHELIN hanno ottenuto più di 200 omologazioni in sei anni presso i costruttori automobilistici! Tale numero testimonia la fiducia accordata dalle case automobilistiche a Michelin. Inoltre, circa un quarto dei veicoli di gamma alta sono equipaggiati con pneumatici MICHELIN. Con questi pneumatici, tutti derivati dagli insegnamenti e dalle innovazioni delle competizioni, i costruttori più prestigiosi hanno la certezza di ottenere un equilibrio di prestazioni senza pari, costituito da una diversa gamma di componenti, associate in funzione delle loro aspettative. La sicurezza è un’esigenza che viene soddisfatta sistematicamente, alla quale si aggiungono: comportamento sportivo, piacere di guida, longevità chilometrica e bassi consumi di carburante.

A titolo di esempio, lo pneumatico MICHELIN Pilot Super Sport, commercializzato dal 2010, è stato sviluppato in collaborazione con Porsche, Ferrari e BMW M.

Michelin e Porsche sono partner dal 1961 e ogni innovazione è frutto di una stretta collaborazione tra le due aziende. Gli ingegneri lavorano a stretto contatto per definire pneumatici compatibili con le prestazioni e l’alta tecnologia dei modelli Porsche, sia nelle automobili di serie, sia nelle vetture da corsa.

Anche la collaborazione con BMW è frutto di una reciproca esigenza di alte prestazioni. Robustezza, sportività, sicurezza, innovazione: quando il Gruppo BMW progetta una vettura per BMW M, fissa delle esigenze a un livello decisamente superiore alla norma.

Nel 2010, MICHELIN è stata premiata con il “Ferrari Technology Award” per il suo contributo allo sviluppo delle vetture GT. Ferrari è tra l’altro il primo costruttore ad avere omologato gli pneumatici MICHELIN Pilot Super Sport che equipaggiano la sua Ferrari 599 GTO. Gli ingegneri addetti allo sviluppo e gli ingegneri piloti collaudatori di Michelin hanno lavorato con le equipe di sviluppo della Ferrari (ingegneri e piloti collaudatori) su vari circuiti, e in particolare su quelli di Fiorano e Nardò, in Italia, per convalidare l’equilibrio di prestazioni degli pneumatici Michelin. Un equilibrio perfettamente rispondente alle caratteristiche del telaio della nuova Ferrari GTO, la FERRARI stradale più veloce mai costruita fino ad ora.

Oltre che con questi costruttori automobilistici, Michelin condivide le stesse esigenze di elevate prestazioni con i preparatori più esclusivi. BMW M, Alpina, Gumpert e Koenigsbegg sono altrettanti partner emblematici che lavorano con Michelin per progettare veicoli eccezionali in grado di fornire prestazioni ineguagliate.


Fatti, cifre e protagonisti delle alte prestazioni alla Michelin

I fatti

Un impegno di lunga data nelle competizioni (24 ore di Le Mans & WRC)

v  2011: 20a vittoria di Michelin, 14a vittoria consecutiva
v  2010: Podio 100% Audi e Michelin alla 24 Ore di Le Mans
v  2010: Michelin batte il record della massima distanza percorsa alla 24 Ore di Le Mans. ll record era imbattuto da 39 anni!
v  2009: a 16 anni dal loro ultimo successo, Peugeot e Michelin ottengono una doppietta a Le Mans. Michelin vince ancora una volta nelle quattro categorie e finisce nei primi 15 posti in classifica generale.
v  2007: 10a vittoria consecutiva di Michelin alla 24 Ore di Le Mans, la sua 16a in assoluto
v  2005: Nuova generazione di pneumatici terra “BTO” al Rally della Nuova Zelanda
v  1999: Michelin ai primi 4 posti. Michelin domina completamente questa edizione con i primi 4 posti in classifica generale, con BMW, Toyota e due Audi.
v 1999: nuovi pneumatici neve GA & GE al Rally di Svezia
v 1987: introduzione del sistema di schiuma antiforatura (ATS) al Rally dell’Acropoli, che vince il Trofeo dell’Innovazione Tecnologica al Salone di Parigi.
v  1978: Vittoria tutta francese: Didier Pironi e Jean-Pierre Jaussaud si impongono al volante di una Renault-Alpine A442B equipaggiata con pneumatici Michelin.
v  1973: introduzione dello pneumatico slick con struttura radiale nel Campionato del mondo Rally
v  1923: la prima vittoria.  Michelin vince la primissima edizione della 24 Ore di Le Mans con André Lagache e René Leonard su una Chenard & Walcker, che hanno guidato a più di 90 km/h di media su un circuito da 17 km.

Pneumatici derivati dalle Competizioni

v  2010: Michelin commercializza la 13a generazione di pneumatici ad Alte Prestazioni che coprono tutta la gamma sportiva
v  Il Michelin Pilot Super Sport: lo pneumatico più veloce del mondo
v  Il Michelin Pilot Sport 3: “l’amplificatore delle sensazioni»
Le cifre

L’innovazione: il motore di Michelin


v  500 milioni di Euro investiti ogni anno in Ricerca & Sviluppo
v  Più di 6000 ricercatori in tre continenti

Un albo d’oro ineguagliato nelle competizioni

v  20 vittorie, di cui 14 consecutive alla 24 Ore di Le Mans dal 1923

v  Più di 5000 pneumatici portati sui circuiti per un livello di prestazioni sempre più elevate
v  Per la 79a edizione della 24 Ore di Le Mans 2011, Michelin equipaggia 38 delle 56 vetture iscritte, pari al 67% delle vetture.
v  Più di 20 titoli costruttori e piloti dal 1997 nella FIA GT
v  38 titoli di campioni del mondo nel WRC
 

Le prestazioni, alcune cifre 

v 1,5 ore: il tempo per fabbricare uno pneumatico Endurance nello stabilimento Michelin di Clermont-Ferrand
v  150 componenti sono utilizzati per fabbricare uno pneumatico da corsa
v 12 kg il peso medio di uno pneumatico posteriore LMP1 (senza cerchio).
v  35 % di distanza in più percorsa da un treno di pneumatici Michelin dal 1998 al 2008 con un aumento della velocità di circa il 10 % !
v  21 % di pneumatici in meno, usati dalla vettura vincente nel 2010, rispetto al 2009.
v  100° C circa, la temperatura ottimale di funzionamento di uno pneumatico Endurance.
v  6500 schiacciamenti possono essere subiti da uno pneumatico in ogni giro di pista, ossia 84 500 in uno stint di 13 giri.
v  86 pneumatici sono stati consumati nella «settimana di Le Mans” dalla Peugeot che ha vinto la gara.
v  1231 km percorsi con lo stesso treno di pneumatici da pioggia da una LMGT1 nel 2008 (87 giri).
v  5 stint percorsi con gli stessi pneumatici dal prototipo LMP1 Signature nel 2009 (quasi 4 h di gara)
v  3: la longevità degli pneumatici è stata triplicata dal 1998 !
v  120 volte il suo peso è il carico che può sostenere uno pneumatico Endurance, ossia l’equivalente di 9 tonnellate poste sulle spalle di un uomo di 75 kg !
v  281 106… giri (pneumatico posteriore) sulla Peugeot 908 di Davidson in occasione del quadruplo stint di gara nel 2010
v  30,7 giri/secondo, la rotazione di uno pneumatico posteriore durante la pole position di Sarrazin nel 2010.
I protagonisti

Una storia di uomini…



v 30 tecnici, 4 sviluppatori e 4 chimici disponibili 24H/24 per ogni team partner (38) alla 24 Ore di Le Mans per seguire gli pneumatici in pista e preparare già l’edizione di Le Mans 2012.
v Una cinquantina di montatori incaricati di montaggio/smontaggio e equilibratura degli pneumatici.
v Sviluppatori presenti alle corse per analizzare gli pneumatici in condizioni reali, trovare delle soluzioni in caso di problemi e riflettere sugli sviluppi futuri.
v I “sezionatori” lavorano al centro di produzione degli pneumatici da competizione a Clermont-Ferrand. Lavorano in stretta collaborazione con gli sviluppatori per analizzare gli pneumatici e valutarne i livelli di fatica.
v Numerose sessioni di prove con i costruttori partner: a Nardò per Porsche e a Maranello per Ferrari
v Alcuni collaudatori Michelin, cinque dei quali lavorano esclusivamente con i costruttori di vetture sportive, passano quasi 100 giorni lontani dal centro tecnologico di Ladoux per valutare e migliorare le prestazioni degli pneumatici in condizioni reali. Questi collaudatori provano non solo sulle piste di Ladoux, ma su tutte le piste del mondo in cui i costruttori collaudano i loro veicoli. I collaudatori passano in media il 40% del loro tempo in trasferta, ossia circa 100 giorni all’anno, durante i quali necessitano del supporto logistico per il trasporto di vetture di prova e pneumatici Michelin.
v Ogni collaudatore Michelin che lavora per Porsche compie fino a 8000 km di test all’anno. Queste prove portano gli pneumatici al limite dell’aderenza e sfruttano il 100% del potenziale della vettura.
v I collaudatori delle vetture sportive sono seguiti da un preparatore fisico.
v Al di là del lavoro sulla pista, i collaudatori dimostrano conoscenze tecniche che gli permettono di stabilire un legame quasi scientifico tra le sensazioni soggettive e la dinamica degli pneumatici. Hanno una piena conoscenza dei dati tecnici a bordo ed effettuano una diretta correlazione tra la valutazione soggettiva e la misura obiettiva del comportamento degli pneumatici.

Una storia di aziende…
v Michelin, “Worldwide Cooperation Partner” di Porsche per numerosi modelli.
v Ferrari, BMW, Porsche, costruttori esigenti
v Alpina, Koenigsbegg, Gumpert, AMG, Abarth...Preparatori eccezionali
v 200 omologazioni presso i costruttori automobilistici in 6 anni di carriera



Il marchio Michelin: il punto di riferimento del mercato

N° 1                           Nell’innovazione da più di 100 anni:
6000 persone dedicate alla ricerca e allo sviluppo, con 500 milioni di euro destinati ogni anno al Centro di Tecnologia.

N° 1                           Nella soddisfazione presso i distributori europei*.

* Indagine CVA 2009 condotta da IPSOS, presso 2 800 distributori europei.

N° 1               Tra i consumatori europei:
Quasi un consumatore su tre dichiara di scegliere MICHELIN prima di tutti gli altri marchi quando acquista gli pneumatici*.

* Indagine BIN 2009 condotta da TNS Sofres, realizzata nei  6 principali mercati europei.

N° 1                Nei veicoli sportivi e ad alte prestazioni presso i costruttori europei:
Più di 200 omologazioni*, 1 veicolo di gamma alta su 4 è equipaggiato con pneumatici MICHELIN**.
Uno stretto partenariato con  Porsche, vari record del mondo di velocità su Bugatti Veyron e Shelby SuperCars*** e 14 vittorie consecutive alla 24 Ore di Le Mans.

* Omologazioni tecniche ottenute fino al 2009 sulle gamme: MICHELIN Pilot, MICHELIN Primacy e  MICHELIN LATITUDE.
** Nei segmenti V, W, Y e Z (ETRMA 2009).
*** Sul MICHELIN Pilot Sport, a più di 400 km/h, in circuito chiuso.


Il Gruppo Michelin, fatti e date

Da oltre un secolo, Michelin mette tutto il suo know-how e la sua innovazione al servizio della mobilità di tutti gli automobilisti, ovunque nel mondo.


1889: creazione di “Michelin et Cie
1891: primi brevetti sugli pneumatici smontabili e riparabili
1895: Michelin  fa correre la prima vettura su pneumatici: l’Eclair
1898: nascita dell’omino Michelin “Bibendum
1900: pubblicazione della prima Guida Michelin
1905: la “suola Michelin” chiodata migliora l’aderenza e la resistenza dello pneumatico
1910: pubblicazione della prima carta stradale Michelin in scala 1/200 000
1913: Michelin inventa la ruota d’acciaio smontabile
1923: primo pneumatico a bassa pressione per automobile (2,5 bar)
1926: Michelin crea la sua prima Guida Verde turistica
1930: Michelin deposita il brevetto dello pneumatico con camera d’aria incorporata
1938: Michelin commercializza il Metalic, primo pneumatico a carcassa d’acciaio per mezzi pesanti
1946: invenzione dello pneumatico a carcassa radiale
1959: Michelin lancia il primo pneumatico radiale per mezzi del genio civile
1979: lo pneumatico radiale Michelin è campione del mondo di Formula Uno
1981: il MICHELIN X Air è il primo pneumatico radiale per aereo
1989: 3615 Michelin, servizio telematico di calcolo degli itinerari su Minitel
1992: lancio dello pneumatico MICHELIN ENERGY™ a bassi consumi di carburante
1993: nuovo processo di fabbricazione dei pneumatici inventato da Michelin: il C3M
1995: la navicella spaziale americana atterra su pneumatici Michelin
1996: invenzione dello pneumatico ad aggancio verticale: PAX System
1998: prima edizione del Michelin Challenge Bibendum, primo evento mondiale per
           veicoli non inquinanti
1998: centenario di Bibendum
2000: Bibendum, eletto miglior logo di tutti i tempi da una giuria internazionale
2001: Michelin commercializza lo pneumatico più grande del mondo nel Genio Civile
2003: lancio della gamma di accessori automobilistici con il marchio Michelin
2004: “Michelin, il modo migliore di avanzare”, diventa la firma istituzionale del Gruppo
2004: Commercializzazione di MICHELIN XeoBib, il primo pneumatico agricolo a bassa
            pressione costante
2005: Michelin equipaggia con i suoi pneumatici il nuovo Airbus A-380 – Lancio del
            MICHELIN Power Race, il primo pneumatico sportivo a doppia mescola omologato
            per la strada
2006: Michelin lancia una rivoluzione per gli pneumatici per trasporto pesante con le      MICHELIN Durable Technologies
2007: Michelin lancia il nuovo pneumatico MICHELIN ENERGY™ Saver che risparmia
            circa 0,2 litri di carburante per 100 km ed evita emissioni di circa 4 grammi di CO2
            per chilometro percorso
2008: Michelin lancia il nuovo pneumatico trasporto pesante MICHELIN X ENERGY™
            SAVERGREEN
2009: la guida MICHELIN Francia festeggia la sua 100a edizione
2010: lancio commerciale degli pneumatici MICHELIN Pilot Sport 3 e MICHELIN Pilot
            Super Sport
2011: 11a edizione del Michelin Challenge Bibendum, a Berlino


Alcune cifre chiave sul Gruppo Michelin

Data di costituzione:                      1889
Insediamenti industriali:              70 siti di produzione in 18 paesi
Numero di dipendenti:                  111 000 nel mondo
Centro di Tecnologia:                    oltre 6 000 ricercatori suddivisi su tre continenti: Nord America, Europa e Asia
Budget annuale di R&D:                più di 500 milioni di euro
Produzione annua:                         più di 170 milioni di pneumatici prodotti e più di 10 milioni di carte  guide vendute in più di 170 paesi e 875 milioni di itinerari calcolati da ViaMichelin

Vendite nette 2010:                                   17,9 miliardi di euro

Un ampio portafoglio di marchi per coprire tutti i segmenti di mercato: Michelin, BFGoodrich, Kleber, Uniroyal, Riken, Taurus, Kormoran, Warrior, Pneu Laurent, Recamic, Michelin Remix, Euromaster, TCI Tire Centers, Euromaster, TyrePlus.






 

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