“I
quaderni di Anticrisi Day, Pensiero Laterale e Riflessione
nell’Automotive", questo il titolo della pubblicazione edita da CasadeiLibri
che verrà presentata all’interno del prestigioso contesto internazionale del Salone del Libro di Torino, lunedì 14 maggio alle
ore 17 in Sala Professionali. Intervengono professionisti della filiera quali: Bernardo Bertoldi, Loris Casadei, Francesco De Carolis, Stefano Palumbo, Umberto Seletto, Vincenzo Soverino e Plinio Vanini.
Anticrisi Day
è un’idea di Umberto Seletto. È una Community della distribuzione auto. È la
“Cernobbio” dei Concessionari Premium italiani. Ma soprattutto è un sogno, un
ideale che vede nella condivisione di idee il motore principale per superare i
momenti negativi. È un mondo di appassionati che si ritrovano ogni anno e che
credono nel rispetto, nella maturità del dialogo e nel grande impegno
professionale e sociale. È uno spazio trasversale di espressione. È una leva
anticrisi per gli Operatori della Filiera Automobilistica.
Nell’ottobre
2011 si è tenuta a Venezia la terza edizione alla quale ha preso parte l’11%
della distribuzione auto italiana, per un totale di quasi 100 imprese.
Concessionari che contano indicativamente 4.000 dipendenti e un patrimonio
netto pari a circa 290.000.000 di euro. Ricco il parterre di relatori che hanno
offerto alla platea un approfondimento economico e un’osservazione trasversale
della società, riassunta nella prima edizione de “I quaderni di Anticrisi Day”,
nati proprio per colmare un vuoto di racconto e di narrazione che sembra
attraversare la comunità dell’automotive.
“Presentare
una libera riflessione dei Dealer al Salone Internazionale del Libro ha per noi
un grande valore simbolico e, a mio avviso, si collega pienamente con il
protagonismo sociale della Filiera Distributiva dell’Auto. Ossia: l’auto e la
distribuzione si alimentano del sociale, ma al sociale possono contribuire con
qualità” dichiara Umberto Seletto promotore di questo importante
incontro, che prosegue: “Abbiamo ritenuto di avventurarci nel mondo della
letteratura, anche perché siamo convinti che se l'auto ha bisogno di
contaminazione culturale per rinascere nel nostro paese, noi possiamo
contribuire come uomini ed imprese ad un progetto che va oltre alla
distribuzione auto.”
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