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mercoledì 20 luglio 2011

Dekra: la sicurezza non va in vacanza


·       L’interno di un camper si trasforma in un tiro al bersaglio a seguito di un tamponamento – primo crash test
·       Due passeggeri in piedi su una Jeep safari vengono scaraventati fuori dall’abitacolo per uno scontro con uno scooter - secondo crash test
·       Una roulotte sbanda, invade la corsia opposta e viene sventrata da un furgone che sta sopraggiungendo – terzo crash test


Estate, sole, voglia di relax. Milioni di vacanzieri in viaggio con i loro veicoli verso le ambite mete di villeggiatura. Ma attraversando la Bell’Italia o andando all’estero con automobili, camper e caravan carichi, non bisogna dimenticarsi della sicurezza. Partendo di fretta dopo il lavoro, spesso non rimane più tempo per una preparazione coscienziosa. E così si parte forse già stanchi, senza controllare la pressione degli pneumatici, con il carico non assicurato o con i veicoli privi di una sufficiente manutenzione.
Gli ultimi crash test di DEKRA, organizzati nei giorni scorsi a Wildhaus (Svizzera) insieme Axa Winterthur, mostrano cosa può accadere quando la sicurezza viene meno durante le settimane più belle dell’anno.

Pericolo sottovalutato nelle “case viaggianti”
La vacanza nella "casa sulle ruote", camper o caravan, continua ad essere molto amata non soltanto dagli stranieri, che percorrono in lungo e in largo la nostra Penisola, ma anche da milioni di italiani.
Per viaggiare sicuri con la casa itinerante occorre seguire alcune accortezze. Innanzitutto, occorre sottoporre il veicolo ad un’impeccabile manutenzione prima di partire, quindi fare degli esercizi di guida, meglio se con appositi corsi, caricare in modo sicuro bagagli o tutto l’occorrente per la vacanza. Quindi tener in considerazione che il camper è pur sempre un veicolo e come tale è esposto agli stessi rischi e pericoli di una vettura convenzionale. Per tale ragione, durante la marcia è necessario che tutti gli occupanti rimangano seduti ed allacciati ai loro posti perché il traffico sulle strade è imprevedibile e rischioso. In caso di arresto di emergenza o di incidente, infatti, ciò che non è fissato vola dappertutto all’interno dell’abitacolo e, in un attimo, barattoli e bottiglie si trasformano in proiettili mortali e gli spaghetti, mal riposti, diventano freccette pericolose. Per non parlare dei passeggeri non allacciati, che vengono scaraventati di qua e di là correndo rischi spesso fatali.

È stato questo il tema del primo crash test DEKRA a Wildhaus: alla velocità di 50 km/h, un camper tampona una vettura, che si era dovuta arrestare improvvisamente per evitare una bicicletta finita sull’asfalto dopo essersi staccata dal portapacchi di un altro veicolo. Il conducente del camper ha reagito troppo tardi e non ha potuto evitare le conseguenze. In un attimo la vita tranquilla di bordo si è trasformata in un tiro al bersaglio: gli occupanti, non allacciati, sono stati balzati da una parte all’altra riportando delle conseguenze molto drammatiche; le ante delle credenze, non opportunamente chiuse, si sono spalancate lasciando cadere, anzi volare, tutti gli oggetti che si sono trasformati in proiettili pericolosi.

Safari sulla Jeep senza sicurezza
In vacanza ci lasciamo alle spalle la quotidianità e ci dimentichiamo anche della sicurezza. Capita così anche quando, arrivati a destinazione con altro mezzo di trasporto, aereo, traghetto o treno che sia, noleggiamo un veicolo senza considerarne il grado di sicurezza. Eppure basterebbero dei piccoli accorgimenti per verificare se le cinture di sicurezza, i freni, i pneumatici e le luci siano funzionanti.
Succede lo stesso anche in caso di tour organizzati sul posto di villeggiatura. Per le escursioni, infatti, spesso vengono impiegati veicoli sottoposti a scarsa manutenzione o privi di alcuni sistemi di sicurezza basilari, come le cinture.
Ecco quindi il secondo crash test DEKRA: una piccola Jeep con due persone in piedi sulla superficie di carico si scontra, ad una velocità di 50 km/h, con uno scooter che proviene da destra alla velocità di 25 km/h con a bordo due persone con il casco non allacciato. Durante l’impatto, le persone in piedi sulla superficie di carico della Jeep (un adulto e un bambino), non avendo alcuna possibilità di aggancio, cadono con il rischio di essere scaraventate fuori dall’abitacolo. Il conducente dello scooter indossa un casco non allacciato mentre il bambino che è con lui ne indossa uno molto grande. In seguito allo scontro, entrambi i caschi si staccano senza svolgere la loro funzione di protezione. I due passeggeri riportano conseguenze molto gravi per via del fatto che balzando dallo scooter sbattono la testa sull’asfalto.

Un rimorchio ondeggiante è sinonimo di pericolo
Basta una sterzata, una forte raffica di vento o un autocarro in fase di sorpasso a far ondeggiare una roulotte, un rimorchio, un carrello appendice o un TATS (acronimo che indica il Trasporto di Attrezzature Turistiche e Sportive). Se il conducente non è in grado di evitarne la sbandata rischia di provocare gravi incidenti. Lo ha dimostrato il terzo crash test: una roulotte ondeggiante urta alla velocità di 30 km/h contro un furgone che viaggia in direzione opposta alla velocità di 60 km/h. Poiché il furgone urta contro il lato anteriore sinistro del furgone, il pericolo per l’autista è di subire gravi lesioni. Le conseguenze in un incidente come questo possono essere maggiori per il conducente del veicolo che viaggia in direzione opposta se guida un veicolo di dimensioni minori o un motociclo. Gli occupanti del veicolo trainante, invece, se la cavano soltanto con un grande spavento.
A tal riguardo, gli esperti di infortunistica di DEKRA esortano chi guida un rimorchio a ricorrere agli assistenti elettronici di guida, come l’ESP e l’ATC perché compensano i movimenti oscillanti del complesso veicolare, migliorandone notevolmente la stabilità di guida. Inoltre consigliano di seguire dei corsi di guida sicura prima di andare in vacanza con la roulotte.

Un’attenzione particolare ai pneumatici
Un punto debole spesso sottovalutato durante i lunghi viaggi sono proprio i pneumatici per via di carichi elevati e per le alte temperature. Alcuni studi dimostrano che il rischio di rottura aumenta sensibilmente per un pneumatico con più di 6 anni. E poiché roulotte, camper, rimorchi e cabriolet sono veicoli stagionali, con i quali si percorrono annualmente poche migliaia di chilometri, accade spesso che le gomme non vengano cambiate anche se hanno più di 6 anni, perché presentano ancora un buon profilo. Ma buon profilo non equivale necessariamente a sicurezza. Meglio eseguire un’ispezione delle gomme controllando che non vi siano eventuali danni e che la pressione sia quella consigliata dal costruttore.

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