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domenica 3 aprile 2011

Pneumatici invernali: tempo di bilanci e prospettive per le prossime stagioni

 

Assogomma e Federpneus fanno il punto sui risultati dell’inverno passato proponendo sia agli automobilisti sia agli addetti ai lavori consigli e soluzioni per un futuro migliore
Il pneumatico invernale ha subito in questi ultimi anni un’impennata nelle vendite tanto da far parlare di “fenomeno”. Le ragioni di questo successo vanno ricercate prima di tutto nella validità del prodotto conforme e di qualità che in pochissimi anni ha avuto un’evoluzione tecnica immediatamente percepita dagli automobilisti che si sono dotati per la stagione invernale della “scarpa giusta” per la stagione.


 Fabio Bertolotti – Direttore Assogomma Federazione Gomma Plastica Gruppo Produttori Pneumatici

Quest’inverno non è stato caratterizzato da nevicate copiose eppure in Italia sono stati venduti oltre 6,5 milioni di pezzi contro i 4,5 milioni dello scorso anno. In due anni le vendite sono più che raddoppiate. Bisogna comunque ricordare  che ogni vettura monta quattro pneumatici, quindi le gomme invernali sono riuscite ad equipaggiare poco più di  un milione e mezzo di auto.
Assogomma – Gruppo produttori di pneumatici e Federpneus stimano che circa il 15% del parco circolante sia già dotato del doppio treno di gomme estivo ed invernale, e tenendo conto che in Italia il parco circolante è di circa 36 milioni di mezzi (fonte Aci), c’è ancora un ampio margine di crescita per il pneumatico invernale nei prossimi anni. Per dare un’idea dei volumi, stiamo parlando di un potenziale puramente  teorico di 30 milioni di vetture che necessiterebbero quindi di 120 milioni di pneumatici, pari ad oltre 4 volte il mercato annuale del ricambio vettura nel suo complesso. Per esemplificare gli sforzi produttivi e logistici è come dire 120.000 container pieni di pneumatici, messi l’uno dietro l’altro a rappresentare un treno di 1.500 Km: una volta  e mezza la lunghezza del nostro intero Paese. Come anzidetto questa rappresentazione è però soltanto indicativa e non è da considerarsi aggiuntiva rispetto al mercato di riferimento. Infatti, è bene sottolineare che, a fronte di un utilizzo di pneumatici invernali, gli estivi sono in deposito, quindi non si consumano e la loro vita risulterà  prolungata per il periodo di mancato impiego.
Le vendite di pneumatici invernali  sono certamente aumentate grazie alle qualità del prodotto in grado di rispondere alle esigenze degli automobilisti in termini di sicurezza in primis, ma anche comfort e praticità. Un forte impulso è derivato dalle ORDINANZE locali che sono state emanate dagli Enti di proprietà o di gestione delle strade. Questo fenomeno ha assunto una dimensione nazionale vista la distribuzione sul territorio “a macchia di leopardo” che ha coinvolto ben 24 Province, 23 tratti autostradali, 20 comuni, le strade di competenza dell’ANAS di 17 regioni e tutte le strade della regione Valle d’Aosta dove questo provvedimento è in essere da circa 10 anni.
Perché sono stati emanati oltre 100 provvedimenti locali specifici nell’inverno 2010/2011?
Il Legislatore, con l’introduzione del nuovo Codice della Strada, ha modificato sostanzialmente l’equivalenza di riferimento e la possibilità temporale di obbligo di montaggio dei pneumatici invernali.
Mentre il “vecchio” codice equiparava il “pneumatico da neve” o le “catene montate” in caso di neve ove era apposto il segnale tondo blu di obbligo, il nuovo codice prescrive che “i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve e ghiaccio”.
Questa nuova norma, come precisato da una circolare del Ministero dell’Interno, è volta a disciplinare la circolazione stradale quando è prevedibile che si possano verificare situazioni di criticità tipiche del periodo invernale, non solo in caso di neve o ghiaccio. Per effetto della nuova normativa dunque l’ente proprietario e/o gestore della strada può imporre l’obbligo di avere a bordo del veicolo mezzi antisdrucciolevoli (catene omologate) o montare pneumatici invernali anche quando non sta nevicando, ma per un arco temporale determinato come un’intera stagione invernale.
Secondo molti esponenti delle Forze dell’Ordine l’entrata in vigore delle ordinanze ha contribuito a ridurre l’incidentalità e la criticità della circolazione durante la stagione invernale. Peraltro il nuovo codice della strada è stato approvato il 31 luglio, dando così poco tempo agli Enti locali per analizzare la portata del nuovo Provvedimento e per attivarsi di conseguenza, come ad esempio con l’emanazione delle ordinanze di obbligo.
Lo scarso preavviso, unitamente alla disomogeneità di applicazione  sul territorio, ha prodotto una certa confusione nell’informazione, anche grazie  all’assenza di una segnaletica specifica (che ora c’è!). A questi problemi si è sommata la difficoltà di reperire il prodotto, sembra  con qualche isolato caso di speculazione e la difficoltà da parte dei Rivenditori Specialisti di provvedere al montaggio di milioni di pneumatici in poche settimane.
La situazione contingente della stagione passata è stata accentuata dalla poca conoscenza che si ha circa i tempi di produzione e consegna dei pneumatici. Mentre tutti sanno che nel mondo della moda le collezioni “autunno/inverno” vengono presentate e ordinate in primavera, sembra difficile immaginare, ma è così, che anche un mondo così lontano dal fashion possa avere gli stessi tempi tecnici di ordine, produzione e distribuzione con l’ulteriore aggravante di non essere un prodotto “pronto all’uso”, ma che richiede per legge il montaggio da parte di Rivenditori specialisti.
Le Case produttrici infatti richiedono ai rivenditori di prenotare  i pneumatici in primavera per procedere in primavera inoltrata/estate alla produzione in modo da consegnare ai Rivenditori il prodotto a partire dalla fine della stagione estiva. I Rivenditori hanno così poco più di due mesi per vendere e montare i pneumatici invernali ai loro clienti, organizzare e conservare in magazzino i pneumatici estivi che hanno smontato. In questa stagione i gommisti iniziano a rimontare le “scarpe estive” alle vetture dei loro clienti e nello stesso tempo prenotano/ordinano ai Produttori i pneumatici per il prossimo inverno. La complessità della produzione di un pneumatico, la necessità di dover utilizzare uno stampo diverso per ogni specifica gomma, l’ubicazione degli impianti in tutto il mondo rendono di fatto impossibile per le aziende produttrici avere una elasticità sul  periodo e sul numero di pezzi che possono immettere sul mercato.
Cosa si può fare in concreto per ovviare ai problemi? Ciascuno deve fare la sua parte, produttori, rivenditori, amministratori pubblici, enti di controllo, media  ed anche gli automobilisti …
Gli automobilisti dovrebbero in questi giorni ritornare dal gommista e provvedere al cambio gomme estivo/invernale. Sarà anche l’occasione per valutare lo stato di usura delle “scarpe” della nostra auto. Nel caso i pneumatici invernali fossero da sostituire o se s’intende acquistarli  è bene prenotarli per la prossima stagione, garantendosi così ampia scelta e migliori condizioni economiche possibili.
Assogomma  segnala che  i prezzi delle materie prime sono aumentati tra l’80% ed il 100% solo nell’ultimo anno e mezzo con previsioni di continui aumenti nei prossimo mesi anche in relazione alla crescita esponenziale dei mercati asiatici che contribuiranno in maniera forte alla possibilità di approvvigionarsi della materia prima necessaria per la produzione.
Attenzione a prodotti proposti  a condizioni commerciali troppo vantaggiose che possono celare sorprese amare come ad esempio la mancanza di omologazione o la non conformità alle numerose normative di riferimento. È importante infatti verificare che i pneumatici siano omologati, che corrispondano alle misure indicate a libretto e che siano correttamente montati e gonfiati! E’ consigliabile  affidarsi ad un Rivenditore Specialista.
Oggi è tempo di bilanci e di propositi anche per gli Enti proprietari o gestori delle strade, perché se è vero, come essi stessi dichiarano,  che i risultati in termini di sicurezza stradale e di miglioramento della mobilità in condizioni metereologiche critiche ci sono state, è opportuno  ovviare agli inconvenienti  della prima stagione di ordinanze. In tal senso Assogomma e Federpneus auspicano che territori omogenei e limitrofi concertino insieme tempi e modi di applicazione delle ordinanze 2011-2012 per consentire ai cittadini  di programmare per tempo i loro acquisti ed ai produttori/rivenditori di avere il prodotto e di poterlo montare in tempo utile.
Da parte loro i Rivenditori devono prendere atto che il mercato del ricambio è in una fase di grande evoluzione che è appena iniziata e nei prossimi anni proseguirà. Il concetto del “doppio paio di scarpe” che ormai si sta affermando tra gli automobilisti, li deve trovare preparati sia per quanto riguarda la normativa sul territorio, sia per quanto riguarda l’organizzazione aziendale interna che gioco forza dovrà adeguarsi a picchi stagionali di lavoro ed a previsioni di vendita più precise.
Un contributo anche lo dovranno dare i Produttori di pneumatici migliorando i loro programmi  produttivi, ottimizzando  la catena distributiva e favorendo una diffusione della conoscenza del settore pneumatici tra tutti i soggetti coinvolti.
Ed infine anche i Media avranno un compito preziosissimo: diffondere le informazioni  in maniera che ciascuna comprenda che un pneumatico non si realizza dall’oggi al domani, non è un prodotto “pronto all’uso”, va gonfiato periodicamente. In buona sostanza richiede un po’ di attenzione perché ciascuno deve avere la consapevolezza che la sicurezza stradale passa attraverso quei pochi cm di battistrada che tengono un veicolo “aggrappato” alla strada”! Oggi è tempo di cambio di stagione e di prenotazioni per quella successiva.
 

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