- Il Gruppo Bosch festeggia i 125 anni di attività e il 150° anniversario della nascita del suo fondatore
- Forza innovativa, presenza globale e diversificazione del business: i fattori chiave del successo dell'Azienda
- Investimenti rilevanti in tecnologie che salvaguardano ambiente e risorse
- Forza innovativa, presenza globale e diversificazione del business: i fattori chiave del successo dell'Azienda
- Investimenti rilevanti in tecnologie che salvaguardano ambiente e risorse
Doppia ricorrenza in casa Bosch: nel 2011 la multinazionale tedesca festeggia 125 anni di attività e il 150° anniversario dalla nascita del suo fondatore. Filiali, consociate e siti produttivi appartenenti al Gruppo in tutto il mondo festeggeranno questo evento partecipando a diverse iniziative che coinvolgeranno tutti collaboratori. Per celebrare l'importante ricorrenza, un sito www.125.bosch.com ripercorre la storia dell'Azienda in un viaggio interattivo attraverso il tempo. Basta girare la sfera, che rappresenta il mondo Bosch, per scoprire non solo le principali tappe e invenzioni del passato, ma anche le tecnologie attualmente esistenti. E per il futuro, Bosch invita i visitatori a lasciare le proprie idee e suggerimenti.
Il 15 novembre 1886 Robert Bosch fondò a Stoccarda la sua "Officina meccanica di precisione ed elettrotecnica" e stabilì le fondamenta di quella che in seguito sarebbe diventata l'azienda leader nel mondo della fornitura di prodotti tecnologici e servizi. Nato a Albeck, cittadina nelle vicinanze di Ulm (Germania), il 23 settembre del 1861, Robert Bosch è da considerarsi il pioniere di molte tecnologie che hanno portato al successo internazionale la sua Azienda.
A 125 anni di distanza, il Gruppo Bosch è oggi una realtà che conta 300 filiali e associate in oltre 60 Paesi con 275.000 collaboratori in tutto il mondo. Una rete internazionale di società e partner commerciali in 150 Paesi assicura la presenza dei prodotti e dei servizi Bosch a livello globale.
Qualità e innovazione rappresentano da sempre la chiave di successo dell'Azienda. Proprio grazie a queste caratteristiche Robert Bosch riuscì, già alla fine del XIX secolo, a conquistare i mercati internazionali. La sua visione cosmopolita gli fece intuire, infatti, le grandi opportunità di sviluppo commerciale anche fuori dalla Germania. Fra la fine dell'800 ai primi anni del '900 Robert Bosch riuscì ad aprire sedi commerciali in Europa (Gran Bretagna, Francia, Italia, Austria, Paesi Bassi, Russia, Svizzera, Scandinavia), Stati Uniti, Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda, Cina e Giappone.
Dal sistema di accensione con magnete a bassa tensione, nel 1897, alle batterie agli ioni di Litio per l'auto elettrica, nel 2010, le principali tecnologie che hanno modificato il concetto di mobilità nella storia dell'auto sono da attribuire a Bosch. Si devono a lui l'espansione su larga scala di prodotti come starter, batterie, frecce di indicazione, tergicristalli, fari e freni che resero le macchine più confortevoli e sicure. Anche i più recenti sistemi di sicurezza come l'ABS e l'ESP portano la firma della multinazionale tedesca.
Prodotti e servizi innovativi condussero Robert Bosch ad esplorare nuovi settori di business. Con la crisi del mercato automotive nel 1926, l'azienda iniziò a diversificare la sua offerta. L'obiettivo era quello di rendere l'azienda meno vulnerabile ai cicli economici. Così, alla fine degli anni '20, iniziò a produrre e commercializzare eletttroutensili, all'inizio degli anni '30 fu la volta degli elettrodomestici seguiti in contemporanea dall'acquisizione della Junkers, con cui entrò nel mercato della termotecnica. Risale invece agli anni '70 la creazione della divisione Tecnologie Industriali che venne completata nel 2001 con l'acquisizione di Rexroth.
Credibilità, efficienza ed affidabilità – i valori portanti del fondatore – continuano a vivere nella cultura aziendale e nella visione strategica della multinazionale. Proprio con questa filosofia Franz Ferenbach, CEO del Gruppo Bosch, ha portato avanti negli ultimi anni una serie di acquisizioni volte a diversificare il business.
La tutela dell'ambiente e la salvaguardia delle risorse naturali sono entrate a far parte con maggiore intensità nella strategia aziendale. La decisione di riservare in quest'ambito il 50% degli investimenti in ricerca e Sviluppo (oltre 3,5 miliardi di euro ogni anno) riflette questo impegno. Strategia che ha portato anche all'acquisizione, nel 2008, della Ersol Solar Energy, azienda produttrice di celle solari, con cui Bosch è entrata nel mercato del fotovoltaico.
Dai componenti per la produzione di energia eolica, agli impianti fotovoltaici, dai sistemi powertrain alle batterie agli ioni di litio per i veicoli elettrici, la produzione di queste tecnologie è oggi in continua espansione e rappresenta per l'Azienda più di un terzo delle vendite totali.
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